Il nuovo ponte di via San Benedetto tra disagi per gli artigiani e polemiche politiche
La nuova altezza del sottovia, legata alla futura tratta B2 di Pedemontana, preclude il passaggio anche ai normali furgoni della vicina area artigianale.
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L’Amministrazione comunale sarebbe dovuta intervenire in fase di progettazione ed evitare che il ponte di via San Benedetto, prima dei lavori accesso diretto all’area artigianale, venisse abbassato di mezzo metro e quindi precluso anche ai normali furgoni.
Il nuovo ponte di via San Benedetto tra disagi e polemiche
Il consigliere comunale Cristiano Crippa (Con Bosio per Cesano) l’ha sostenuto con forza nell'ultima seduta de Consiglio comunale di Cesano Maderno, quando ha portato in Aula i disagi degli artigiani che, da dicembre, alla riapertura del sottovia della Milano - Meda dopo i lavori di rifacimento, con i loro furgoni sono costretti "a fare il giro in via Garibaldi e in via dei Mille per accedere all’area artigianale portando ulteriore traffico e smog in vie che sono per lo più residenziali". Senza contare che "ora un'ambulanza passa a malapena mentre gli altri mezzi di soccorso sono obbligati a fare il giro".
"Avrebbe dovuto rimanere dell'altezza di prima"
"Il ponte avrebbe dovuto rimanere dell'altezza di prima, con il divieto ai soli mezzi sopra i 3,50 metri di altezza", la tesi del consigliere di minoranza. L’intervento al ponte, di competenza provinciale, rientra nell’accordo tra Regione, Provincia e Concessioni autostradali lombarde ed è stato pensato in vista della tratta di B2 di Pedemontana, che in quel punto prevede un abbassamento rispetto alla Milano - Meda. Proprio per via della quota ridotta, nelle iniziali previsioni di Pedemontana il sottopassaggio avrebbe dovuto essere solo di tipo ciclopedonale. Poi è stata cambiata idea.
"La Provincia è stata obbligata a limitare la circolazione"
"Il progetto di Pedemontana prevede in alcuni punti l'allargamento della Milano - Meda e in particolare per quel ponte è stata evidenziata la necessità di rifacimento - ha spiegato in Aula l’assessore ai Lavori pubblici, Manuel Tarraso - Il sottovia è stato quindi rifatto in base ai requisiti previsti per la particolare tipologia di infrastruttura che arriverà e la Provincia è stata obbligata a limitare la circolazione stradale ai mezzi inferiori ai tre metri. Non è stata una scelta dell'Amministrazione comunale e non c’era una particolare discrezionalità per identificare quali mezzi potessero passare e quali no. Tra l’altro il ponte consentirà di poter disporre, durante il cantiere di Pedemontana, di un attraversamento garantito».