Un disturbo molto raro

Il paziente non ricorda i volti conosciuti: il disturbo neuropsicologico diventa oggetto di studio all'ospedale di Desio

Il disturbo, identificato come prosopamnesia, è stato diagnosticato su una paziente brianzola. E' il terzo caso in letteratura.

Il paziente non ricorda i volti conosciuti: il disturbo neuropsicologico diventa oggetto di studio all'ospedale di Desio
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Non riuscire a ricordare i volti delle persone conosciute. Un'esperienza terribile successa ad una paziente brianzola che è diventata oggetto di studio da parte dell'Ospedale di Desio, in particolare del Servizio di Neuropsicologia afferente alla struttura di Neurologia, diretta dal professor Ignazio Santilli.

Il paziente non ricorda i volti conosciuti: il disturbo neuropsicologico diventa oggetto di studio all'ospedale di Desio

Lo studio è stato pubblicato proprio in questi giorni sulla rivista scientifica "Neurocase", tra le più autorevoli al mondo in campo medico e si intitola “Prosopamnesia: a case report of amnesia for face”.

Come detto nell’articolo è descritto il caso di una paziente della Brianza in cui si era instaurato un deficit neuropsicologico a causa del quale la donna non “ricordava” i volti delle persone conosciute. Questo disturbo identificato, appunto, come prosopamnesia, viene distinto da un altro deficit, anch’esso inerente alla percezione dei volti che consiste in una difficoltà di “percezione-riconoscimento” denominata “prosopagnosia”, conosciuta anche come “cecità facciale”.

Identificare il disturbo è complesso e importante

“L'identificazione di tali disturbi, frutto di una specifica valutazione neuropsicologica – spiega Maria Pia Grassi, che coordina l’attività neuropsicologica di Desio - è estremamente importante in quanto permette di formulare una diagnosi cognitiva corretta, consentendo con ciò, da una parte di sottoporre il paziente ad un iter diagnostico neurologico mirato e dall’altra di poter riconoscere un disturbo organico che altrimenti, come spesso accade per i disturbi in ambito neuropsicologico, potrebbe rischiare di essere ritenuto esclusivamente di natura psicologica”.

Ignazio Santilli e Maria Pia Grassi

"Testimonial d'eccezione"

Una problematica complessa dunque. Un disturbo di cui soffrirebbe anche un testimonial d'eccezione come Brad Pitt che in una intervista rilasciata qualche giorno fa ha avuto occasione di dichiarare: “non riconosco più i volti delle persone, ma nessuno mi crede”.

“Spesso infatti – aggiunge la specialista Maria Pia Grassi - i disturbi neuropsicologici, la cui identificazione richiede anche per i casi più semplici una competenza e una esperienza professionale consolidata poiché si avvale di strumenti sofisticati e percorsi di indagine complessi, vengono fraintesi con disturbi solo di natura
emotiva/psicologica. E questo non solo per casi molto rari come quello da noi pubblicato (il nostro è il terzo segnalato in letteratura), ma anche per quelli più frequenti come la prosopagnosia”.

Il servizio di Neuropsicologia è attivo, ormai, da più di 10 anni: ha le competenze professionali e specialistiche per diagnosticare quei disturbi neuropsicologici. La sua attività è rivolta sia ai pazienti degenti presso il reparto
di Neurologia o in altri reparti come Psichiatria, Medicina interna e Medicina del lavoro, sia a pazienti ambulatoriali.
“Viene così garantito – sottolinea Paria Pia Grassi - un servizio preziosissimo per la diagnosi e la cura di tutti i disturbi cognitivi, che possono essere determinati da patologie neurologiche, quali patologie degenerative, post traumatiche, vascolari, infiammatorie, post Neurochirurgiche”.

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