San Rocco

Il ponte romano di Vimercate diventa a senso unico

Presentato il progetto per limitare il carico e preservare il manufatto millenario.

Il ponte romano di Vimercate diventa a senso unico
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La decisione è stata presa da qualche tempo e ieri sera, giovedì 12 settembre, è stata comunicata anche alla cittadinanza: il ponte di San Rocco, a Vimercate, diventerà presto a senso unico di marcia.

Ponte di età romana

Dello stato di salute, nel complesso buono, dello storico manufatto di età romana (risalente al terzo-quarto secolo d.C.) che costituisce una delle porte di accesso al centro storico di Vimercate, si è parlato in occasione di una seduta della Consulta del quartiere Centro, coordinata dalla presidente Vanessa Trapani.

E' l'unico ponte così antico in Lombardia ancora carrabile

Incontro a cui hanno partecipato gli assessori ai Lavori pubblici Sergio Frigerio e alla Partecipazione Elena Lah. Presenti anche il comandante della Polizia locale Vittorio De Biasi e i progettisti a cui il Comune di Vimercate ha affidato l’incarico di testare le condizioni del ponte, ad oggi l’unico di età romana in Lombardia ancora carrabile.

Se i progettisti e il dirigente del Comune Paolo Brambilla hanno illustrato le condizioni del manufatto, a seguito di una serie di verifiche e accertamenti realizzati in accordo con la Soprintendenza, il comandante De Biasi ha invece presentato il progetto viabilistico, già licenziato dalla Giunta, che prevede che il ponte, sino ad oggi percorribile con un senso unico alternato, diventi definitivamente a senso unico in uscita dalla città.

La seduta della Consulta Centro durante la quale è stato presentato il progetto per rendere a senso unico, in uscita dal centro storico, il ponte di San Rocco

I sondaggi e i test sulla tenuta del ponte

La serata è stata, come detto, anche l’occasione per presentare i risultati dei sondaggi effettuati sulla struttura, da considerare a tutti gli effetti un monumento storico. In particolare le 24 endoscopie eseguite in profondità dall’ingegner Cristiano Tomasi e dall’architetto Ilaria Angiolini hanno consentito di capire quale sia lo stato di salute interno. E gli esiti sono stati nel complesso positivi, sia per quanto riguarda gli appoggi del ponte sul greto (non è stato riscontrato un grado di erosione dell’acqua preoccupante) sia per quanto riguarda le arcate. Buono anche l’esito delle prove di tensione e di carico, sia per la folla sia per i veicoli.

"Ponte in salute, ma il traffico veicolare va limitato"

Un buono stato di salute anche se i tecnici hanno tenuto a sottolineare che su un’opera del genere, di quasi duemila anni, "il traffico non fa mai bene tenendo conto che le sollecitazioni maggiori per il ponte si concentrano in particolare nell’ultimo secolo con i mezzi a motore anche di grosse dimensioni". Condizione che, se sommata alla poco elasticità del ponte a causa della mancanza di acciaio all’interno della struttura, suggerisce un "alleggerimento". Con lo scopo di conservare il manufatto.

Ora a doppio senso alternato, diventerà a senso unico

E qui entra in gioco il progetto di rendere il ponte transitabile solo in un senso, da via Cavour a via Burago, e non più in maniera alternata come fino ad oggi. Garantendo così anche maggiore protezione per i pedoni.

Il nuovo percorso per chi proverrà dall'esterno

Per farlo è stato studiato un percorso alternativo, per la verità l’unico possibile. Percorsa via Pellegatta, allo stop non sarà più possibile imboccare il ponte, ma bisognerà girare a sinistra e risalire un pezzo di via Burago. Da qui, attraverso la rotonda, accedere al parcheggio comunale di via Terraggio Molgora, a ridosso del Parco Sottocasa. Dal parcheggio, come già accade ora per chi proviene da via Burago, si procederà sull’ultimo tratto di Terraggio Molgora e infine si sbucherà su via Cavour per proseguire poi su via Terraggio Pace. Un "giro dell’oca" che ha lo scopo, nemmeno troppo velato, di disincentivare l’ingresso in città da questo fronte, anche perché il calibro in particolare del tratto finale di via Terraggio Molgora e di buona parte di via Terraggio Pace le rende di fatto impercorribili per furgoni e camion.
Prima i lavori di sistemazione, poi il via al senso unico.

Prima i lavori, poi il senso unico

Rivoluzione sì, quindi, ma da quando? Su questo fronte l’assessore Frigerio non si è sbilanciato. L’ipotesi più probabile è però quella della prossima primavera, quando saranno terminati i lavori di sistemazione sul ponte. I sondaggi e gli studi effettuati hanno consentito infatti di definire alcuni interventi necessari. In particolare la rimozione dell’attuale pavimentazione in lastre e ciottoli (di non particolare pregio) e la sostituzione con manto più "leggero". Operazione che consentirà anche di abbassare di qualche centimetro la sede stradale sul ponte e quindi di "alzare" i parapetti oggi troppo bassi e sotto i limiti di sicurezza. Il progetto prevede di fatto la sostituzione dei ciottoli con una pavimentazione che faciliti il transito dei pedoni, oggi spesso costretti a stare al centro della carreggiata. Per altro i lavori sul ponte comporteranno anche la chiusura completa al transito sulla stesso per alcune settimane. Chiusura che consentirà di effettuare una sorta di test sulle ricadute sulla viabilità circostante in vista dell’avvio del senso unico.

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