Il presidente di Salvagente inizia lo sciopero della fame "Riaprire subito gli ospedali ai parenti. Le Istituzioni ci ascoltino"
"La riapertura è una priorità. Un diritto fondamentale. Si può fare in sicurezza".
Il presidente della onlus monzese Salvagente, Mirko Damasco, ha iniziato oggi lo sciopero della fame. Il passo successivo, "l'upgrade" come lo chiama lui, alla richiesta di riaprire gli ospedali alle visite ai parenti, di riaprire le Rsa, di riaprire le sale parto ai papà, ovviamente in quegli ospedali in cui questo ancora non è avvenuto.
Il presidente di Salvagente inizia lo sciopero della fame
Una richiesta partita nel gennaio scorso con una petizione online sul sito Change.org in cui si chiedeva la riapertura delle strutture sanitarie assicurando il rispetto di tutti i protocolli anti Covid. La petizione ha sì raccolto migliaia di firme, ha cambiato alcune cose, ma non tutte. Non a sufficienza, secondo Damasco.
"Ecco perché oggi - spiega Damasco - partono due iniziative. La prima è una petizione rivolta a medici e infermieri, per far vedere che siamo con loro e loro sono con noi. Sono tantissimi infatti i medici e gli infermieri che chiedono che i reparti vengano riaperti perché hanno bisogno dei parenti accanto al malato. Secondo, visto che Speranza, il ministro, non ci ascolta, da oggi partirà personalmente uno sciopero della fame che non smetterà più fino a quando Speranza non ci riceverà, non ascolterà le nostre richieste e non ci spiegherà il suo punto di vista".
"Non è possibile - prosegue Damasco - che le istituzioni facciano finta di non vedere il fatto che a migliaia di persone è privato un diritto fondamentale, quello di stare accanto a un parente malato. Questa non è una concessione, è un diritto fondamentale. Non possiamo più aspettare".
Qui il video integrale dell'intervento di Damasco: