Il «raduno» dei maranza, l’evento che indigna il Centrodestra
La presentazione del libro organizzata dal centro sociale Boccaccio fa paura: "Le baby gang sono un pericolo"
È bastato da solo il titolo del libro (più ancora del significato inteso dall’autrice, la franco-algerina Houria Bouteldja) a indignare il Centrodestra, sollevando la polemica.
L'evento sui "maranza"
La decisione del Foa Boccaccio di organizzare la presentazione del libro «Maranza di tutto il mondo, unitevi! Per un'alleanza dei barbari nelle periferie» al circolino di viale Libertà a Monza la sera di venerdì 17 gennaio, ha fatto andare sulle barricate ben due consiglieri regionali, prima Alessia Villa di Fratelli d’Italia e poi anche il leghista brianzolo Alessandro Corbetta.
L’evento promosso dal centro sociale, voleva far conoscere la filosofia del libro che propone, per sconfiggere l’estrema destra, la necessità di unire i «barbari» delle metropoli postcoloniali e i «bifolchi» del lavoro povero in Europa.
Una tesi affascinante per il Boccaccio, una preoccupante presa di posizione per il Centrodestra.
«La sinistra rivede i propri slogan, abbandona gli operai e sta con i maranza di tutto il mondo - ha tuonato Villa - Spero che i contenuti del libro in presentazione non alimentino nella città di Monza e nella Brianza il clima di odio e violenza che abbiamo visto emergere nella notte di Capodanno a Milano».
Villa ha poi chiesto una presa di distanza dai contenuti del libro da parte di tutti i membri delle Istituzioni, Sinistra inclusa. «Credo – ha concluso Villa - che si debba lavorare tutti, partendo dal dialogo, dal confronto e rispetto reciproco. Chiamare alla rivolta e soffiare sulla rabbia non è la strada giusta».
Corbetta: "Timore per le baby gang"
Dura anche la presa di posizione di Corbetta: «La Lombardia e la Brianza sono terra di lavoro, sacrificio e opportunità e non possono essere macchiate da chi predica, questa volta attraverso un libro, la lotta di classe contro la legge. Questo testo andrebbe ritirato e l’evento vietato. L’ennesima iniziativa provocatoria e incendiaria del centro sociale Boccaccio, noto per manifestazioni violente in centro a Monza, occupazioni abusive e danneggiamento dei beni pubblici. Abusivi a cui ormai rimane solamente appellarsi ai maranza che di certo non hanno in mente la lotta di classe e le politiche di sinistra, ma la trap, il linguaggio volgare e gli abiti contraffatti».
Corbetta ha mostrato preoccupazione per il fenomeno delle baby gang composte dai maranza. «Si parla di giovani di seconda generazione per lo più di origine africana dediti a risse, rapine, spaccio e danneggiamenti vari, è un problema nazionale e va affrontato con determinazione per evitare che dilaghi ulteriormente nelle nostre città, proprio come inciterebbe il libro. Come Lega abbiamo presentato lo scorso anno in Regione Lombardia un progetto di legge che prevede interventi per rieducare i giovani violenti, diffondere e promuovere la cultura della legalità e della giustizia riparativa. Una iniziativa che vuole prevenire e contrastare il fenomeno delle bande giovanili che ogni giorno vede episodi di violenza non sempre denunciati, tanti anche a Monza tra le vie del centro, gli spalti e la stazione».
Sarebbe interessante sapere quanti di questi indignatissimi signori hanno letto il libro