Camparada

Il ring ha un nuovo re: Gabriele è il campione italiano dei pesi massimi

Il 26enne ha conquistato la cintura della "Asi Global Boxing" in un match durato appena 17 secondi

Il ring ha un nuovo re: Gabriele è il campione italiano dei pesi massimi
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Quando guarda la cintura, appena conquistata, non si fa illusioni. Ma non si pone neanche limiti: "Ho molto da lavorare, questa vittoria non è un punto di arrivo, ma di partenza". Gabriele Pozzoli, 26 anni di Camparada, è il nuovo campione italiano della "Global Boxing", categoria pesi massimi della classe B, ovvero i semi-professionisti.

Il ring ha un nuovo re

Il titolo se l’è conquistato sul ring domenica scorsa in un match durato appena 17 secondi. Tanto è bastato al giovane pugile per mettere al tappeto l’avversario. Una breve fase di studio, poi giusto uno scambio di cortesie con i guantoni e infine il rapido destro che trova il bersaglio grosso. Diretto e micidiale. Per il rivale è notte fonda già al primo round. L’arbitro fa partire il conteggio, Gabriele attende al suo angolo. Poi la campanella che sancisce la fine dell’incontro. Il boxeur camparadese esulta, ma è questione di un momento, perché subito si avvicina all’avversario ancora seduto al tappeto e si rassicura sulle sue condizioni. Poi lo abbraccia e lo invita a rialzarsi.

Gabriele è il campione italiano dei pesi massimi

L’essenza della boxe è tutta in questa sequenza. Perché il rispetto viene prima di ogni cosa. Anche del risultato e della vittoria. "E’ una disciplina che forma il fisico, ma ancor prima il carattere: è stato il primo insegnamento che ho imparato in palestra", dice il neo campione italiano che di strada ne ha fatta tanta per arrivare sino a questo momento.

"Mi sono avvicinato alla boxe che avevo 12 anni un po’ per caso, più per curiosità - prosegue lui - Le prime lezioni le ho prese a Lesmo, a Peregallo per la precisione, dove ho cominciato con il contatto leggero. Ho capito subito che era la mia strada e dopo qualche anno di pratica ho fatto un passo oltre e sono passato al “full contact” alla “Eagle Boxing Academy Asd” di Albiate. Con loro sono passato all’agonismo, ho disputato i primi veri match e alla fine ho tentato l’assalto al titolo nazionale. Che è arrivato domenica".

Muscoli, ma soprattutto testa e cuore

Ancor più che la forza fisica, a fare impressione sono la determinazione e la dedizione con cui Gabriele sale sul ring e che gli hanno permesso di superare tutti gli ostacoli.

"Purtroppo ho subito qualche infortunio nell’ultimo periodo e quello della scorsa settimana era il primo incontro dopo quasi un anno di attesa - aggiunge il pugile - Nonostante tutto però sapevo di essere pronto e che quella sarebbe stata l’occasione giusta. Aver conquistato la cintura è una grande soddisfazione che mi aiuta a credere ancor di più in me stesso. E credo che sia questo il messaggio più importante della boxe: avere sempre fiducia nei propri mezzi".

Prossimo obiettivo

Un punto di partenza, dicevamo all’inizio:

"Sto prendendo in considerazione l’ingresso nei professionisti - confessa Gabriele - Prima non ci pensavo molto, ma dopo la vittoria di domenica penso di avere una possibilità. Non mi faccio illusioni, il mio obiettivo resta quello di lavorare e migliorare ogni giorno. Il prossimo appuntamento? A giugno ci sono i Mondiali ai Caraibi: sarebbe una bella opportunità per il mio futuro. Vedremo. Resto con i piedi per terra, ma di limiti non voglio pormene".

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