Si studiano soluzioni

Il salasso su energia e gas preoccupa le chiese

A Monza i sacerdoti fanno (letteralmente) i conti con le bollette

Il salasso su energia e gas preoccupa le chiese
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Il caro-energia si fa sentire anche per le parrocchie monzesi, assillate dagli aumenti delle maxi bollette di luce e gas che diventeranno sempre più salate con l’arrivo del freddo invernale.

Il salasso su energia e gas preoccupa

Le Comunità Pastorali, però, non dovranno fare i conti solo con i costi previsti per le celebrazioni liturgiche, ma anche con il mantenimento di tutte le attività legate agli oratori, alle scuole dell’Infanzia, alle associazioni sportive e di volontariato, oltre alle strutture di tipo culturale o di carità.

Le chiese in allarme

La preoccupazione è palpabile e a ribadirlo è stato proprio don Giuseppe Massaro, responsabile della Comunità Pastorale Trinità D’Amore, in una comunicazione pubblicata sul foglio domenicale.

"Un po’ di allarme c’è, eccome. Le chiese, le scuole, le aule di catechismo, gli spazi delle attività bisogna pur riscaldarli e accendere le luci. Così come bisogna continuare a dare una mano a chi non ce la fa. La situazione è già stata oggetto dell’attenzione del Consiglio Affari Economici della Comunità Pastorale e presto il tema sarà affrontato anche in Consiglio Pastorale".

Incrementi record

Mario Cambiaghi, membro del Consiglio Affari Economici della Comunità Pastorale, ha fatto sapere che rispetto all'anno scorso mediamente i costi dell’energia e del gas hanno subito un incremento del 70%, con punte del 100%. Picco che arriverebbe al 120% se proiettato sul 2023 a prezzi attuali.

"Abbiamo affrontato l’argomento all’inizio del mese e sono già emerse alcune idee per abbattere i costi. Sicuramente le fonti d’illuminazione obsolete verranno sostituite e il riscaldamento sarà abbassato di qualche grado rispetto al solito. Stiamo pensando anche di usare spazi più contenuti per le celebrazioni feriali. A San Carlo, ad esempio, è stata valutata l’idea di usare la chiesetta di San Paolo in via Venezia Giulia, più piccola e quindi meno dispendiosa da riscaldare e illuminare - ha spiegato - Ora la cosa più ardua sarà sensibilizzare le persone, che dovranno adattarsi alle nuove abitudini. Ogni piccolo accorgimento, in questo momento, diventa di fondamentale importanza. Si tratta di buone pratiche che bisogna mettere in atto non solo in famiglia, ma in ogni contesto".

Luci a led per risparmiare

Per arginare questi aumenti spropositati acuiti dalla situazione geopolitica in corso, la Comunità Pastorale monzese ha già messo in atto delle azioni per contenere i consumi del 15-20%, come l’utilizzo di luci a led a basso impatto energetico.

La parrocchia di San Giuseppe, ad esempio, sta cambiando progressivamente l’illuminazione, partendo dalle luci che rimangono accese per più ore e creano maggior consumo.

"Con ritmi diversi, le nostre tre parrocchie si stanno pian piano dotando di luci a led sostituendo le vecchie lampade, con costi di acquisto che si fanno sentire. I consiglieri hanno anche considerato nell’insieme la problematica, prospettando energie alternative. Il banco di prova, tuttavia, sarà il momento dell’accensione del riscaldamento- ha spiegato don Giuseppe- Diverse Parrocchie in Italia e nella nostra Diocesi si stanno organizzando per partecipare a comunità energetiche. Sarà la nostra strada? Ogni idea è buona".

Novembre mese cruciale

L’invito è quindi per tutti i parrocchiani, affinché possano suggerire degli accorgimenti specifici da riportare ai membri del Consiglio per gli Affari Economici e del Consiglio Pastorale, che si incontreranno sabato 12 novembre a Villa Eva per discutere delle varie proposte che emergeranno in queste settimane.

Novembre sarà dunque un mese cruciale per studiare soluzioni efficaci in vista di ridurre i consumi, ottimizzare la gestione degli impianti e, magari, ripensare a stili di vita che possano abbattere gli sprechi e promuovere un utilizzo più responsabile delle fonti energetiche.

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