Dibattito

Il segretariato sociale tra modelli organizzativi, pratiche professionali e sfide future

Un confronto sui modelli di segretariato sociale che ha coinvolto realtà comunali e studiosi dalle università di Milano-Bicocca e Messina.

Il segretariato sociale tra modelli organizzativi, pratiche professionali e sfide future
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Un confronto sui modelli di segretariato sociale, vera e propria porta di accesso al mondo dei servizi sociali, che ha coinvolto due diverse realtà comunali e studiosi dalle università di Milano-Bicocca e Messina.

L'incontro

Oggi, 26 marzo 2025, si è tenuto presso la sala Picasso del Teatro Binario 7 di Monza il seminario “Il segretariato sociale tra modelli organizzativi, pratiche professionali e sfide future”. Un evento che ha riunito amministratori, professionisti del settore sociale e accademici per discutere le trasformazioni del segretariato sociale e le sfide che ne caratterizzano l’evoluzione.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Monza Paolo Pilotto e dell’assessore al Welfare e Salute Egidio Riva, gli interventi hanno affrontato il tema dell’innovazione nella Pubblica Amministrazione e delle recenti riorganizzazioni dei servizi sociali nei Comuni di Monza e di Messina.
Cuore del seminario è stata la presentazione dei risultati della ricerca svolta dall’Università Milano-Bicocca, condotta nell’ambito del progetto “Care and control
of service users: organizational learning and professional practices of social workers in the first and second-level access to social services”, finanziato dal Ministero
dell’Università e della Ricerca nell’ambito del programma PRIN 2022.

La ricerca

Gli studiosi coinvolti hanno approfondito i meccanismi di accesso al segretariato sociale, le pratiche professionali e il delicato equilibrio tra funzione di
cura e controllo nell’attività degli assistenti sociali.
Il dibattito finale ha visto il contributo di accademici e operatori, con un focus sulle dinamiche professionali e organizzative che influenzano il lavoro degli assistenti sociali nei servizi di primo accesso. Particolare attenzione è stata dedicata alle voci di coordinatori e operatori che hanno portato esperienze dirette dai territori coinvolti nella ricerca.
Nello specifico, lo studio analizza il modello organizzativo del segretariato sociale a Monza evidenziando come, a confronto con altre realtà lombarde e italiane, Monza abbia mantenuto un’organizzazione particolarmente capillare e diffusa e meno centralizzata, privilegiando un modello territoriale inclusivo rispetto ad alternative più accentrate o settorializzate. L’analisi evidenzia un approccio orientato alla "cura"; piuttosto che al "controllo", con una tendenza a favorire la presa in carico piuttosto che razionare l’accesso ai servizi. La ricerca documenta inoltre come il segretariato sociale non sia solo un filtro per l’accesso ai servizi, ma un primo livello di supporto che spesso avvia percorsi di aiuto già nei colloqui iniziali.

Il lavoro di ricerca è stato svolto in parallelo con un analogo elaborato che ricercatori dell’Università di Messina hanno preparato prendendo in analisi, con le stesse
metodologie, il funzionamento del segretariato sociale della città siciliana.

Il segretariato sociale di Monza

Il Segretariato Sociale Professionale è la porta di accesso alla rete dei servizi presenti sul territorio e assicura competenza nell'ascolto e nella valutazione dei bisogni. Si tratta di un servizio pubblico, aperto a tutti, che offre informazioni, legge le esigenze dei cittadini e li indirizza verso le risposte più
appropriate, che possono includere sia servizi diretti, sia contributi finanziari per fare fronte a situazioni di difficoltà economica.
Per contatti e ulteriori informazioni, è possibile consultare il seguente link https://www.comune.monza.it/it/unita_organizzative/segretariato-sociale

“L’evento – osserva l’Assessore al Welfare Egidio Riva - ha rappresentato un’importante occasione di confronto e approfondimento, contribuendo a delineare nuove prospettive per il segretariato sociale e per la formazione dei professionisti del settore. La ricerca, inoltre, conferma l’efficacia della riorganizzazione e del lavoro di comunità sviluppato nei quartieri attraverso le nuove sedi territoriali dei Servizi Sociali”.

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