Carate Brianza

Il sindaco ha dato incarico ad un legale: «Ora basta con le calunnie al Comune»

La Giunta ha autorizzato il primo cittadino ad affidarsi a un avvocato a tutela dell’immagine dell’Ente

Il sindaco ha dato incarico ad un legale: «Ora basta con le calunnie al Comune»
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Rischio querele, d’ora in poi, per chi esprime offese personali nei confronti degli amministratori pubblici. Accade soprattutto tramite i social quando spesso, nel commentare l’operato degli amministratori pubblici, si passa da una critica costruttiva ad offese vere e proprie o allusioni alla limpidezza istituzionale.

Il sindaco ha dato incarico ad un legale: «Ora basta con le calunnie al Comune»

Per cercare di porre un freno a questo fenomeno, la Giunta comunale di Carate Brianza guidata da Luca Veggian ha dato incarico ad un legale che sarà chiamato in causa per verificare eventuali condotte lesive nei confronti dell’Amministrazione e dei suoi rappresentanti politici sia ai fini della rilevanza penale o di un’azione a tutela dell’immagine del Comune che potrebbe trovarsi ad essere parte lesa.

La delibera - che affida l’incarico a Simone Gatto, avvocato comasco, storico esponente di Forza Italia, con una spesa stimata di 7.295 euro stanziata a Bilancio sotto la voce «Spese per liti e arbitraggi» - è stata approvata la scorsa settimana.

Quando si interverrà

Si interverrà nel caso di comportamenti che a trascendere dalla semplice critica, vadano ad intaccare potenzialmente l’immagine del Comune e la correttezza dell’agire amministrativo dell’intero apparato con frequenti allusioni «alla limpidezza istituzionale», ingenerando nella comunità un quadro di «dubbi e incertezze sulle azioni intraprese dall’ente nel suo complesso». Per evitare quindi che, attraverso false informazioni e atteggiamenti irriguardosi si diffondano condotte diffamatorie, la giunta presieduta dal sindaco Veggian ha deciso di tutelare l’immagine dell’Ente locale con la facoltà di procedere a diffide, sporgere denunce-querele e partecipare ai successivi procedimenti giudiziali per chiedere ed ottenere il ristoro dei danni subiti per effetto di post o commenti che non solo infangano, penalizzano e degradano l’immagine dell’istituzione comunale, ma vanno inevitabilmente a colpire l’onorabilità morale e l’affidabilità professionale delle singole persone, siano essi amministratori o dipendenti dello stesso Comune.

«Per tutti resta indiscutibile il diritto assoluto di presentare esposti, denunce e querele, la libertà di esprimere e formulare le proprie opinioni e critiche ma, al contrario, non si può più tollerare quello della calunnia o della diffamazione, con qualsiasi mezzo, dal momento che la Legge persegue tali comportamenti poiché calpestano la reputazione dell’Ente e della cittadinanza tutta», ha spiegato il primo cittadino.

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