Il "Sogno nel tempo" diventa realtà: le pitture del ponte di San Rocco rinascono
La cerimonia di presentazione dell'opera realizzata dai fratelli Gianni ha aperto l'edizione 2025 della sagra di Sant'Antonio.
Un "Sogno nel tempo" diventato realtà.
Un "Sogno nel tempo" diventato realtà grazie ai tre fratelli artisti
Un progetto frutto della passione per la storia di Vimercate, la volontà di valorizzare ancor di più il suo simbolo, il ponte di San Rocco, e le capacità artistiche di tre fratelli benemeriti, Stefano, Giovanni ed Emilio Gianni.
Pienone ieri pomeriggio, venerdì 10 gennaio, nel cortile di "Fumagalli Mobili", in via Cavour, ancora una volta cuore dell’evento artistico che ha aperto l’edizione 2025 della Sagra di Sant’Antonio. A fare gli onori di casa, Giovanni Fumagalli, alla presenza del sindaco Francesco Cereda.
Quelle pitture "dimenticate"
Da un santo all’altro, perché quest’anno l’evento era dedicato alle "Pitture dimenticate sul ponte di San Rocco".
Un progetto artistico e storico nato un anno fa subito dopo la chiusura dell’edizione 2024 della sagra, curato dall’architetto Rossella Moioli e diventato realtà grazie alle capacità dei tre fratelli che, attraverso meticolose ricerche, ricostruzioni e, naturalmente, capacità artistiche hanno ricostruito quelle pitture che oggi ormai si intravedono soltanto, realizzate a metà del XIX secolo sulla porta orientale del ponte, quella di Moriano, dall’artista milanese Gaetano Barabini.
Il miracolo della Madonna
Figura centrale la Madonna celebrata per ringraziare per il miracolo della cessazione della peste secentesca di manzoniana memoria. E poi, Santo Stefano, San Rocco in abiti da pellegrino. E un’ulteriore figura, forse San Cristoforo (protettore dei viandanti) o San Giuliano l’Ospedaliere, a cui è dedicato anche un altare nella chiesa di Santo Stefano.
"Altri santi erano effigiati sui lati della torre - spiega la docente Rossella Moioli - Quello del Barabini fu un intervento decisivo per la definizione del senso dell’antico ponte nella memoria collettiva e per questo è importante questa operazione di recupero di un ricordo".
Lo straordinario lavoro dei tre fratelli
Pitture rinate ora, cercando anche di riproporre le figure, i gesti, i colori dell’epoca, in un quadro mostrato per la prima volta venerdì insieme ad altre opere firmate dai tre fratelli dedicate a Vimercate e in particolare al centro storico e al ponte.
"Quando i fratelli Gianni mi proposero il progetto - ha spiegato Giovanni Fumagalli - rimase quasi incredulo nell’osservare la qualità delle immagini riprodotte. Sovrapponendo le poche immagini in bianco e nero a disposizione della porta di Moriano con quella riprodotta nella mostra, si raggiunge un risultato impressionante. Un piacevole viaggio indietro nel tempo".
Il nuovo sogno nel cassetto per il 2026
Con un altro grande sogno nel cassetto: riproporre i dipinti in scala 1 ad 1, magari già per l’edizione del 2026 della Sagra, per proiettarne poi le immagini sulla facciata del ponte, là dove erano un tempo. Con una tecnica che naturalmente richiederà anche importanti investimenti sia da parte di sponsor privati (la caccia ai finanziatori è già incominciata) sia da parte di istituzioni pubbliche, Comune in testa.