Nel fine settimana

Il terzo Congresso della FNP CISL Monza Brianza fa il punto su sanità e pensioni

Oltre 270 pensionati e pensionate si sono riuniti al Teatro San Rocco a Seregno.

Il terzo Congresso della FNP CISL Monza Brianza fa il punto su sanità e pensioni
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Oltre 270 pensionate e pensionate, nel weekend del 29 e 30 novembre, si sono riuniti al Teatro San Rocco a Seregno per celebrare il III Congresso della FNP CISL Monza Brianza Lecco, la Federazione di categoria della CISL che li
rappresenta.

A Seregno il terzo Congresso della FNP CISL Monza Brianza fa il punto su sanità e pensioni

Presenti il Segretario Generale FNP CISL Lombardia, Osvaldo Domaneschi, la Segretaria FNP CISL Lombardia Fiorella Morelli e il Segretario Generale CISL Monza Brianza Lecco, Mirco Scaccabarozzi.

Il titolo “Lasciare il segno” non è stato scelto a caso ma sottolinea la determinazione a voler realizzare un Congresso “che lasci un segno, che stimoli a scegliere segnali che diano obiettivi, qualità e impronta”, come dichiarato nella sua relazione da Giorgio Galbusera, Segretario Generale FNP CISL Monza Brianza Lecco.

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I pensionati sono la categoria maggiormente colpita dalla Pandemia, non solo in termini numerici ma anche in termini di dolore, malattia, sofferenza e solitudine, condizioni che non si possono misurare con gli indicatori classici ma che hanno lasciato un segno indelebile in tante vite.

Il Covid 19, secondo quanto espresso da Galbusera nella sua relazione, ha fatto emergere la "totale impreparazione del Sistema Sanitario lombardo". “Sta venendo meno un principio costituzionale che riconosce la sanità come un diritto universale, disponibile per tutti i cittadini. Lo sottolineiamo noi pensionati che teniamo alla salute più di altri e non solo per noi!" - ha detto Galbusera.

Preoccupazione per il sistema sanitario lombardo

La Regione Lombardia - prosegue la nota - sta rivedendo e riscrivendo la legge regionale n.23 del 2015 per riordinare il sistema sanitario. La domanda che si pongono i dirigenti sindacali della FNP CISL è “I presupposti su cui si basa il nuovo dettato legislativo rispondono al bisogno fondamentale di istituire, rafforzare e creare una Sanità di prossimità?” La risposta, sottolinea il sindacato, potenzialmente potrebbe essere positiva ma molte delle azioni previste rischiano di essere inattuabili: “Riorganizzare la medicina territoriale a partire dai dipartimenti di igiene e prevenzione, che vanno messi in campo in numero adeguato rispetto alla densità abitativa, con un forte coordinamento con la direzione Generale del Welfare, sono aspetti esplicitati nel testo legislativo. Nella sostanza c’è un enunciato condivisibile che nei fatti non si sta realizzando”.

“È condivisibile” – continua Galbusera – “che si preveda la realizzazione di una Centrale Operativa Territoriale con il compito di facilitare l’accesso delle prestazioni diagnostiche, pure condivisibile l’intervento di primo soccorso e pure  l’’istituzione dell’infermiere di famiglia. Sono nobili e necessari strumenti per sollevare il pronto soccorso e gli ospedali dalla pressione, ma rischiano di restare proposte irrealizzabili, vista l’accertata carenza di medici, infermieri e operatori sanitari. Infine l’indirizzo da dare alle risorse e agli investimenti, considerando quelli che arriveranno tramite il PNRR, è questione tutta da chiarire”.

La questione della mancanza di medici

Un altro punto dolente è la mancanza di medici di medicina generale sul territorio “Una ulteriore conferma della miopia progettuale riguarda la funzione e presenza dei Medici di medicina generale (di famiglia). Avremo, nelle nostre zone di Monza e Lecco, alla fine dell’anno prossimo, 75 “medici di famiglia” in meno rispetto al 2020”.

Pensioni

Sul tema pensioni il sindacato chiede certezze che riportino serenità sia a chi gode già della pensione sia a chi attende il momento giusto per andarci e magari ha già fatto programmi

“C’è bisogno di recuperare serenità e noi le proposte le abbiamo fatte, ampie e argomentate: il mantenimento opzione donna con abbattimento requisiti anagrafici a 57 e 58 anni, maggior considerazione e ampliamento dei lavori gravosi per una pensione anticipata a 62 anni e 36 anni di contributi, una Pensione Contributiva di Garanzia, legata agli anni di contribuzione e all’età di uscita, per assicurare una pensione adeguata alle giovani lavoratrici/lavoratori con redditi bassi e lavoro discontinuo. C’è da pensare alle pensioni del futuro e rendere obbligatoria la Previdenza Integrativa non basta. L’attuale sistema di salvaguardia delle pensioni sul potere d’acquisto è superato. Si deve studiare un
meccanismo di rivalutazione con perequazione piena.”

Per Galbusera il concetto fondamentale che deve passare è che “Le pensioni non sono un problema di costi, non sono un privilegio...Le pensioni ce le siamo guadagnate con una vita di lavoro e di sacrifici.”

Le richieste

Le posizioni del Sindacato sono chiare: pensione di garanzia ai giovani per una pensiona dignitosa; per le donne 1 anno in più di contribuzione per ogni figlio; per l’età 62 anni e flessibilità d’uscita; maggior riconoscimento e allargamento del lavoro usurante; la previdenza integrativa da valorizzare.

La mattina della seconda giornata di Congresso è stata caratterizzata dal contributo del priore della Comunità Monastica di Bose, Luciano Manicardi, che ha condiviso una riflessione sul ruolo dell’individuo, la sua statura etica, la responsabilità personale nei confronti di noi stessi e dell’altro, percepito nella sua unicità. Tutte peculiarità che dovrebbero essere alla base dell’azione sindacale e che si esplicitano all’interno delle Organizzazioni virtuose con una collaborazione caratterizzata da serietà, rispetto, fiducia, lealtà, responsabilità, integrità e sincerità.
Al termine del Congresso, il Consiglio Generale della FNP CISL Monza Brianza Lecco ha riconfermato l’assetto della Segreteria uscente rieleggendo Giorgio Galbusera come Segretario Generale e Rosa Maria Redaelli e Beppe Saronni come componenti di Segreteria.

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