Da Meda a Bonate Sotto

Il viaggio del palloncino di Giovanni per il nonno che non c'è più

Il dolcissimo bambino del quartiere Polo ha affidato al Cielo un messaggio: "Nonno manda a mio papà i numeri del Superenalotto e fai finire la guerra".

Il viaggio del palloncino di Giovanni per il nonno che non c'è più
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E’ arrivato fino a Bonate Sotto il palloncino con il messaggio che Giovanni Iacoviello, un dolcissimo bambino di otto anni di Meda, ha dedicato al nonno Amedeo, morto un paio d'anni fa.

Il messaggio di Giovanni per il nonno che non c'è più

«Ciao nonno Amedeo, ti voglio bene, io ti penso sempre. Ti voglio rivedere a casa mia. Manda dei numeri a mio papà del Superenalotto. Il tuo Giovanni Iacoviello. E fai finire la guerra».

Il messaggio di Giovanni Iacoviello per il nonno

Il 5 marzo aveva appena festeggiato il suo ottavo compleanno e tra sorrisi, dolci e regali il suo pensiero era andato a chi avrebbe voluto avere lì con sé in quel momento di gioia, il suo adorato nonno Amedeo Iacoviello, morto a 87 anni.

"Manda a mio papà i numeri del Superenalotto e fai finire la guerra"

E così Giovanni Iacoviello, che nel 2018 con la sua famiglia si è trasferito da Baruccana di Seveso al quartiere Polo di Meda, ha preso carta e penna e ha scritto un messaggio da cui emergono la semplicità, la genuinità e la dolcezza dei bambini, che con naturalezza sanno toccare qualsiasi tipo di argomento, passando dalla richiesta di suggerire la combinazione giusta del Superenalotto a quella, più seria, di far finire il conflitto tra Russia e Ucraina. Ha poi affidato il suo biglietto a un palloncino della sua festa, a forma di otto come i suoi anni, e il 6 marzo, giorno dell’undicesimo compleanno della sorella Anita, lo ha lanciato in aria.

Giovanni Iacoviello con la sorella Anita e il nonno Amedeo

Il palloncino è arrivato a Bonate Sotto

Non avrebbe mai creduto che sarebbe volato per circa 50 chilometri, atterrando a Bonate Sotto, in provincia di Bergamo. A trovarlo nel giardino di casa è stato Antonio Viscardi, rimasto colpito dalla piacevole sorpresa e soprattutto dal messaggio, che esprime tutto l’amore provato da un bambino per il nonno che non c’è più, ma che sente ancora vicino. Il bonatese ha quindi pubblicato la foto del biglietto sui social, chiedendo di condividerla per far sapere al piccolo medese che il suo pensiero era arrivato fin lì. E così, condivisione dopo condivisione, Mario Iacoviello e Mariella, papà e mamma di Giovanni, sono riusciti a mettersi in contatto con Viscardi.

"E' stato il nonno che ha ricevuto il messaggio in Cielo e lo ha rispedito giù"

«Siamo rimasti sorpresi, quando lo abbiamo detto a Giovanni era davvero contento - ci ha spiegato il papà - Ho pensato che il nonno, in Cielo, abbia letto il messaggio e poi l’abbia rispedito giù».

Sguardo profondo, occhi vispi e luminosi come il suo sorriso, intelligente e tenerissimo, «ma a volte un po’ monello», dice il papà ridendo, Giovanni si emoziona quando parliamo del rapporto che aveva con il suo adorato nonno.

Giovanni Iacoviello

«Viveva a San Nicola Baronia, in provincia di Avellino, in Campania, per cui non si vedevano spesso, ma erano davvero legatissimi - aggiunge Mario mentre il figlio appoggia il viso sulle sue gambe, mostrando un po’ di timidezza - Quando andavamo a trovarlo in estate Giovanni andava sempre a fare colazione con lui. Gli faceva da secondo bastone, oltre a quello che usava per camminare». Oltre ai tanti insegnamenti che gli ha dato, «gli ha trasmesso la passione per la Juventus e per il calcio. Infatti gioca nella Robur a Baruccana».

"Al Superenalotto per ora non abbiamo vinto nulla, speriamo che il nonno esaudisca il desiderio..."

Dopo la sua scomparsa, avvenuta due anni fa, il nipote ha voluto mantenere un contatto con lui, scrivendogli dei messaggi.

«Ma questa è la prima volta che il suo biglietto è arrivato così lontano - prosegue Mario - Ha chiesto al nonno di mettere fino alla guerra, perché questa situazione, anche se non sembra, pesa molto sui bambini. Quando siamo riuniti a tavola e al telegiornale mostrano le immagini di quelle povere persone ripeto sempre a lui e ad Anita di apprezzare quello che hanno». E sull’altra richiesta commenta con un sorriso: «Una volta a settimana giochiamo un euro al Superenalotto. Per ora non abbiamo vinto nulla, speriamo che il nonno esaudisca il desiderio di Giovanni e mi consigli i numeri giusti».

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