Desio

Imparare la storia dell'arte con i meme: un'idea che è piaciuta agli studenti

Partendo da un gioco il professor Alfredo Bognanni ha coinvolto la sua classe con un metodo originale ed è stato un successo.

Imparare la storia dell'arte con i meme: un'idea che è piaciuta agli studenti
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Imparare la storia dell'arte con i meme: un'idea del professor Gabriele Bognanni, della scuola media Pertini di Desio, che è piaciuta agli studenti.

Un modo originale per studiare la storia dell'arte

Un modo originale per studiare la storia dell'arte. Grazie ai meme e ai social un nuovo modo di leggere i quadri del Neoclassicismo e del Romanticismo, e di appassionarsi all’arte. L’originale idea del professor Gabriele Bognanni, della scuola media Pertini del Comprensivo Tolstoj, è riuscita a coinvolgere gli studenti della sua classe, la 3D, che hanno dato un significato diverso all’approccio dello studio della storia dell’arte. Non è la prima volta che il professor Bognanni si fa apprezzare per le sue proposte e la capacità di coinvolgimento degli studenti. Così il linguaggio del mondo giovanile ha dato una nuova lettura alle opere e un impulso diverso allo studio. Pov, sta per Point of view, ed è un acronimo che sui social, Instagram e Tik Tok, trova grande diffusione. Da qui l’idea di applicarlo anche a scuola. Ed è nato così il progetto «Pov – punti di vista sull’arte», del professor Bognanni.

Ecco come è nata l'idea

Spiega il professore delle medie Pertini:

"L’idea è nata mentre i ragazzi stavano giocando a un gioco in scatola sui meme, associando delle frasi divertenti a ogni foto. In questo modo è stato più semplice memorizzare le opere d’arte e gli autori. E’ piaciuto a tal punto che ci sono altre classi che mi chiedono di poter provare".

I ragazzi hanno così reinterpretato il dipinto di Friederich, "Viandante sul mare di nebbia", manifesto della pittura del Romanticismo  tedesco, con un Pov: "Io quando ho due capitoli di storia da studiare», è il meme che lo ha rivisitato, oppure il celebre quadro "La morte di Marat", ha avuto il commento: "Pov: Mia mamma che vede la pagella di questo quadrimestre". "La vocazione di San Matteo" di Caravaggio è diventato: "Pov - Quando il professore indica l’interrogato del giorno", o per "La zattera della Medusa" di Gericault, "Pov: la classe dopo la prova dei 1000 metri per le gare di atletica".

Tanti i quadri presi in esame: obiettivo raggiunto

I ragazzi hanno poi cercato altri quadri, anche meno noti, adattandoli a situazioni che si possono ritrovare a scuola e si sono divertiti a dare una lettura diversa con i meme, in alcuni hanno anche citato i professori. L’obiettivo, ovvero memorizzare autori e quadri, è però riuscito. "In questo caso un linguaggio apparentemente superficiale come quello dei social e dei meme, usato come una finalità didattica, ha dato i suoi frutti", ha rimarcato il professore. Non è la prima volta che Bognanni si fa notare nell’uso di modi originali con cui impostare lo studio. L’anno scorso aveva chiesto agli studenti di interpretare alcuni dipinti molto noti, come "Lo sposalizio della Vergine" di Raffaello o "L’ultima cena" di Leonardo. I ragazzi avevano impersonato le figure dei quadri, erano stati fotografati e gli scatti  erano stati pubblicato sui social.

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