Vimercate

In 3.500 senza medico di base. Ats tampona, ma non basta

Al pensionamento di due storici dottori negli ultimi giorni se ne è aggiunto un terzo.

In 3.500 senza medico di base. Ats tampona, ma non basta
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In 3.500 persone, quasi il 15% della popolazione di Vimercate, senza un medico di base. Una situazione a dir poco difficile che si è venuta a creare nelle ultime settimane a seguito del contestuale pensionamento di due dottori. A darne notizia e a lanciare l’allarme è stato il sindaco Francesco Cereda in occasione della seduta di Consiglio comunale di mercoledì scorso. In realtà una situazione che proprio nelle ultime ore è ulteriormente peggiorata a seguito del pensionamento di un terzo medico, una dottoressa, che ha cessato la sua attività come medico di base a fine settembre.

In 3.500 senza medico di base

«In estate si è venuta a creare una situazione complicata in città per la carenza di medici di base - ha spiegato Cereda in aula dando conto di quanto Ats sta cercando di fare per tamponare - Ats ha aperto uno sportello presso la Casa di comunità (aperta davanti all’ospedale) con alcuni medici a disposizione. Una condizione che è però ulteriormente peggiorata nel mese di agosto a seguito del pensionamento dei dottori Giuseppe Cantù e Giorgio Cantù. Altre 3.500 persone sono quindi rimaste senza medico. Abbiamo quindi contattato Ats che ci ha proposto alcune soluzioni temporanee».

Ats tampona, ma non basta

A inizio settembre i medici di un altro studio hanno dato disponibilità ad assistere i pazienti rimasti... a piedi, ma solo per alcuni giorni. Poi Ats ha attivato, sempre presso la Casa di comunità, uno sportello di Continuità assistenziale diurno con tre medici a disposizione dei 3.500 vimercatesi.

Con tutto ciò che comporta, soprattutto per i più anziani alla luce della distanza dal centro cittadino e della difficoltà oggettiva di raggiungere la struttura. Non è tutto, perché come detto, proprio dallo scorso fine settimana altre centinaia di pazienti hanno perso il medico di base. Ha infatti raggiunto la pensione la dottoressa Giovanna Delsante, con studio in via Manzoni, in servizio dal 1986. La professionista ha salutato i suoi pazienti con un avviso affisso fuori dallo studio che non risparmia critiche alla situazione e alla gestione dei medici di base.

«Dal primo ottobre cesserò la mia attività di medico di base - ha scritto - Viste le criticità con i medici di famiglia avevo dato disponibilità per un incarico temporaneo ma per motivi burocratici Ats non lo ha permesso».

Una condizione di estrema difficoltà che si trascinerà per mesi in attesa di soluzioni definitive, nel lungo periodo, che però sono ancora da definire.

(nella foto di copertina la Casa di comunità dove è stato attivato uno sportello di continuità assistenziale)

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