La storia

In 50 anni ha donato sangue 200 volte

Il vimercatese Daniele Colnaghi la scorsa settimana ha tagliato lo straordinario traguardo.

In 50 anni ha donato sangue 200 volte
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«Una vita da donatore». Prendendo in prestito e parafrasando la celebre canzone di Luciano Ligabue si riesce a descrivere al meglio la vita di Daniele Colnaghi.

In 50 anni ha donato sangue 200 volte

Vimercatese, classe 1952, l’uomo ha raggiunto nella mattinata di martedì scorso quota 200 donazioni di sangue. Una vera e propria vita dedicata al prossimo e al desiderio di aiutare gli altri donando il proprio sangue quella di Colnaghi, che ha iniziato nel lontano 1971 la sua storia con l’Avis che, nel corso degli anni, l’ha portato ad ottenere moltissimi riconoscimenti: il Diploma di Benemerenza nel 1975, la Medaglia di Bronzo nel 1980, la Medaglia d’Argento nel 1985, la Medaglia d’Oro nel 1990, il Distintivo in Oro con Fronde nel 1999, la Croce d’oro nel 2002, il Distintivo in Oro con Brillante nel 2016. Dal 1977 ha inoltre ricoperto il ruolo di Consigliere nel Consiglio Direttivo e membro del Collegio dei Revisori dei Conti.

"Dal 1971 non mi sono mai fermato"

"Per me donare è una cosa naturale - racconta Colnaghi - Non avrei mai pensato di riuscire ad arrivare a questo bellissimo traguardo. Se ripenso a quando ero 18enne ricordo benissimo una cosa. Come tanti amici ero sì impaziente di diventare indipendente facendo la patente e cercando un lavoro, ma una delle cose che volevo fare con più fretta era quella di iscrivermi all’Avis e così ho fatto nel lontano 1970, ma per la prima donazione ho dovuto attendere il 1971 e da lì non mi sono mai fermato".

Il donatore più longevo ancora in attività

Un traguardo bellissimo quello raggiunto dal 69enne che risulta essere il donatore più longevo ancora in attività. La sua tessera: la 455 è infatti la più vecchia ad essere ancora attiva. Le precedenti appartengono invece a gente già scomparsa oppure a persone che invece hanno smesso di donare. Ora però Colnaghi ha solo un obiettivo: quello di poter continuare a donare sino al marzo 2022, quando compirà 70 anni e, per raggiunti limiti d’età, dovrà appendere suo malgrado farfallina, ago e sacca al chiodo.

Anche quando non donerà più resterà in Avis

"L’augurio è quello di poter andare avanti in questi mesi a donare sino al mio compleanno quando per legge non potrò più farlo - prosegue Colnaghi - Dunque non posso far altro che continuare a sperare di mantenermi in buona salute, così come ho sempre fatto in questi anni. Una volta che non potrò più donare in ogni caso voglio continuare a rimanere nella sezione locale dell’Avis e spendermi per riuscire a trasmettere agli altri l’importanza che sta dietro le donazioni. In tutti questi anni con Avis ho sì donato tanto, ma non è minimamente paragonabile a quanto ho ricevuto. È questo è un messaggio che vorrei trasmettere ai giovani d’oggi. È giusto godersi la vita, ma bisogna anche guardare e aiutare il prossimo".

Durante la mattinata al centro trasfusionale dell’ospedale di Vimercate, presenti anche il presidente di Avis Vimercate Fausto Galbiati ed il vicepresidente Sergio Valtolina che hanno tenuto a rimanere vicini al loro amico e «recordman» di donazioni.

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