In arrivo il bando per 43 nuovi alloggi comunali e Aler
Apertura delle domande dal primo settembre: ecco tutti i dettagli

È in arrivo un bando per l’assegnazione di 43 unità abitative nell’Ambito territoriale di Monza. Dal primo settembre al 10 ottobre 2025 aprirà infatti l’avviso pubblico per l’assegnazione degli alloggi destinati ai Servizi Abitativi Pubblici (Sap) disponibili.
In arrivo il bando per 43 nuovi alloggi comunali e Aler
Il bando riguarda alloggi dei Comuni di Monza, Villasanta e di Aler Varese, Como, Monza e Brianza, e Busto Arsizio, nell’area dell’Ambito territoriale monzese (Monza, Brugherio e Villasanta). In totale sono 43 le unità abitative immediatamente assegnabili, di cui 32 di proprietà del Comune di Monza, 3 di proprietà del Comune di Villasanta e le restanti 8 di Aler.
I requisiti
Per poter fare domanda per uno degli alloggi, occorre avere un Isee inferiore ai 16mila euro e essere residente o possedere un contratto di lavoro valido nel territorio del Comune in cui si trova l’alloggio. Dei 32 alloggi messi a disposizione dal Comune di Monza, 10 sono riservati inoltre a persone con un reddito Isee inferiore ai 3mila euro. Si tratta di una riserva fissata, da decreto regionale, a un minimo del 20% degli appartamenti messi a bando, che il Comune di Monza porta così al 30% per quanto riguarda le unità abitative di propria competenza. Per completare la richiesta sarà anche necessario essere in possesso d’identità digitale (Spid o Carta d’Identità Elettronica).
La richiesta
La domanda di partecipazione potrà essere presentata esclusivamente in modalità digitale attraverso la piattaforma informatica regionale, disponibile all’indirizzo https://www.siage.regione.lombardia.it. Per accedere al modulo online, il richiedente dovrà registrarsi alla piattaforma inserendo i propri dati anagrafici e quelli del proprio nucleo familiare. Una volta completata la registrazione, sarà possibile consultare le unità abitative adeguate alla composizione del proprio nucleo, secondo quanto stabilito dalla normativa regionale. Tutti gli alloggi compresi nell’avviso pubblico saranno consultabili sulla, dove sono indicate le caratteristiche principali di ciascuna unità: l’ente proprietario, la zona, la superficie utile residenziale, il numero dei vani, il piano e l’eventuale presenza di ascensore. Sono inoltre riportate informazioni sulle barriere architettoniche, il tipo di riscaldamento, la stima delle spese condominiali e il numero di domande già presentate per ciascun alloggio. A conclusione dell’inserimento della domanda, la piattaforma regionale rilascerà al richiedente una ricevuta con numero di protocollo elettronico, con indicazione del punteggio conseguito (Isbar). Il protocollo costituirà prova della data e dell’ora di trasmissione.
Per assistenza alla compilazione
I cittadini che necessitano di assistenza per la compilazione della domanda o per l’attivazione dell’Identità Digitale potranno rivolgersi agli sportelli attivati nei Comuni dell’Ambito e presso la sede Aler. A Monza, il servizio è gestito da Afol Monza e Brianza presso il Punto Comune in Piazza Carducci, attivo il venerdì mattina (orario 9-13) su appuntamento. Per prenotare, è possibile chiamare il numero 039-2372634 il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì dalle 14 alle 18.
A Brugherio l’assistenza è fornita dall’Ufficio Casa, in Piazza Cesare Battisti, con accesso il mercoledì mattina su prenotazione. A Villasanta è disponibile lo sportello Afol in via Confalonieri (Villa Camperio), operativo il martedì mattina. Aler Monza e Brianza, infine, fornisce supporto presso la sede di via Baradello, con apertura dal lunedì al venerdì e accesso previo appuntamento telefonico.
"Un impegno concreto per i più vulnerabili"
“Con questo nuovo bando – afferma l’assessore alla Casa Andreina Fumagalli - il Comune di Monza conferma l’impegno concreto a favore del diritto alla casa, mettendo a disposizione alloggi e garantendo particolare attenzione alle fasce più fragili. Abbiamo scelto di riservare il 30% delle nostre unità a nuclei con Isee esigui, superando la soglia minima prevista dalla normativa regionale: un segnale chiaro della volontà di sostenere chi si trova in una condizione di maggiore vulnerabilità”.