Verano Brianza

In bici fino a Corigliano Calabro, l’avventura di due amici ciclisti

Gennaro Meringolo e Sandro Casati hanno attraversato l’Italia, in otto giorni, pedalando per 1391 chilometri

In bici fino a Corigliano Calabro, l’avventura di due amici ciclisti
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Si sono messi in sella e via.... pedalando per 1391 km, fino in Calabria. Circa 200km al giorno. Con un dislivello di 11730 metri.

In bici fino a Corigliano Calabro, l’avventura di due amici ciclisti

Da Verano fino a Corigliano Calabro, in otto giorni. Si è chiusa pochi giorni fa, il 17 maggio, l’avventura in bicicletta di Gennaro Meringolo, classe 1955 nativo di Corigliano Calabro e l’amico Sandro Casati, classe 1962, veranese di Molino Bistorgio. Entrambi grandi appassionati di ciclismo, con diverse uscite insieme, da tempo pensavano ad un viaggio importante in bici, insieme. Entrambi ben preparati e molto affiatati hanno quindi deciso di intraprendere questa avventura studiando bene ogni dettaglio, a partire dal tempo. Mai un temporale lungo tutto lo stivale.

Sono partiti l’ 11 maggio attraversando tutta l’Italia: Genova, Pisa, Porto Santo Stefano, Roma, Anzio, Castelvolturno, Pontecagnano, Maratea, e per finire Corigliano, paese di origine di Meringolo, in provincia di Cosenza. Ad accoglierli alcuni ciclisti del posto che sono andati loro incontro da Francavilla a Villa Piana e poi giù fino al paesello, dal Tirreno allo Ionio, attraversando il Pollino fino. All’arrivo una grande festa in paese da familiari e amici di Gennaro.

«E’ andato tutto benissimo. La preoccupazione più grande era legate alle strade, ma siamo riusciti, anche grazie all’aiuto e ai suggerimenti di altri ciclisti incontrati lungo il tragitto, ad arrivare a destinazione senza alcun problema», ha raccontato Casati che aveva il compito di fare da navigatore. A Meringolo invece, il ruolo da gregario. «E’ stato un viaggio meraviglioso, divertente, pieno di incontri speciali, indimenticabile», ha aggiunto, ancora pieno di adrenalina Gennaro.

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Un viaggio intenso con qualche imprevisto

I due veranesi sono spinti dall'amore per il ciclismo e la voglia di vivere lo sport tra le bellezze d'Italia. Lungo il tragitto infatti non sono mancate deviazioni per visitare e vedere da vicino monumenti e attrattive del bel Paese. Un’esperienza piena di emozioni, fatica, ma anche carica di significato e di amicizia.
Non è mancato ovviamente qualche piccolo imprevisto: due gomme forate, una subito alla partenza all’altezza di Monza e l’altra a Napoli, ma anche tanta disponibilità, collaborazione e accoglienza da parte di tutte le persone incontrate strada facendo.
Per i due ciclisti, bagaglio leggerissimo, giusto pochissime cose, nessuna borsa o sacca: «Ogni giorno facevamo il bucato, abbiamo usato sempre e solo lo stesso abbigliamento» hanno spiegato.
Un’esperienza bellissima, da condividere, non solo per riconoscere l'avventura e lo sport ma anche per il messaggio da rivolgere alle nuove generazioni. Con l'impegno, la passione, l'esperienza e la forza di volontá si possono davvero raggiungere traguardi e affrontare sfide anche non comuni.

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