L'impresa di un lissonese

In bici fino alla Mecca per costruire una scuola in Siria

Sandro Rabat, studente di medicina di 26 anni, ha voluto unire la sua passione per le due ruote a un'iniziativa soldiale

In bici fino alla Mecca per costruire una scuola in Siria
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Con la sua bici è partito da Lissone ed è arrivato fino alla Mecca con l'obbiettivo ambizioso di raccogliere fondi per realizzare una scuola nella Siria martoriata dalla guerra civile.

In viaggio fino alla Mecca

Sandro Rabat, 26enne lissonese e studente di Medicina all’Università Statale, è salito in sella alla sua bicicletta con due obiettivi: ritrovare sé stesso e dare il via a una raccolta fondi solidale per costruire una scuola al confine tra Siria e Turchia destinata ai tanti bambini che scappano dalla guerra civile.

Ho deciso di intraprendere un viaggio, proprio come fanno i profughi alla ricerca di una nuova e migliore vita - ha raccontato  - Per questo ho voluto partire alla volta della Mecca, la città santa per l’Islam, dando il via a una vera maratona solidale con la mia Onlus Amal, che significa speranza.

Il 28 febbraio, quindi, ha deciso di salire sulla sua bicicletta e di percorrere circa 5mila chilometri attraversando l’Italia, la Giordania e l’Arabia Saudita prima di raggiungere la sua destinazione.

L’obiettivo è quello di raccogliere 100mila euro per costruire un plesso scolastico d’eccellenza con una biblioteca per i bambini che si trovano a Kilis in Siria. Un plesso con una scuola gratuita, che oltre all’insegnamento dell’inglese necessario per trovare lavoro, possa anche dare un supporto psicologico. Durante questo viaggio, attraverso i social network ho raccontato le storie, i volti e le persone che ho incontrato. Un viaggio completamente in solitaria che mi è servito anche per ritrovare me stesso.

Ha spiegato lo studente con papà siriano e mamma portoghese.

Un viaggio verso l'Oriente

Ma le avventure sulle due ruote del ragazzo dal cuore d’oro erano iniziate già nel 2017.

All’epoca, infatti, aveva intrapreso un viaggio di sette mesi tra la Siberia, raggiungendo la Cina, la Malesia, la Thailandia, il Vietnam e la Mongolia fino ad arrivare nel cuore più povero dell’India.

Qui ho toccato con mano l’estrema povertà dei bambini, ho visitato molti ospedali pediatrici portando dei semplici doni ai tanti piccoli malati oncologici ricoverati. Da qui è nato il progetto “Dona un sorriso” che mi ha portato a dare vita all’associazione Amal Onlus.

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Un progetto umanitario che ha temprato e rinsaldato la fede e la voglia di mettersi a disposizione del prossimo del 26enne lissonese.

Vivere quelle realtà mi ha fatto capire quanto sia importante star bene con sé stessi e occuparsi anche degli altri - ci ha confidato - La vita che facevo prima (era commesso per un marchio del lusso in via Montenapoleone a Milano, Ndr) non mi permetteva di essere pienamente soddisfatto, da qui è partito tutto il viaggio.

"Quando sono arrivato è stato bellissimo"

Poi l’arrivo nella città santa islamica e il viaggio per il rientro.

Quando sono arrivato è stato bellissimo. Ero davvero molto stanco, ma anche molto soddisfatto. Col mio viaggio ho raccolto, senza sponsor, 26mila euro per la costruzione della scuola. Non ho raggiunto l’obiettivo, ma è un buon risultato.

Per supportare il progetto di Sandro Rabat è possibile effettuare una donazione all’Associazione Amal tramite il codice Iban IT75F0306909606100000182196 con causale «Progetto Dona un futuro».

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