Desio

In cinquant’anni i conti del Gruppo Micologico per la prima volta in rosso: «Il futuro è a rischio»

Il presidente Merati: «Il lavoro delle associazioni è importante, le spese sono tante e ci aspettiamo un aiuto dal Comune» 

In cinquant’anni i conti del Gruppo Micologico per la prima volta in rosso: «Il futuro è a rischio»
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Per il primo anno dopo cinquant’anni di attività il Gruppo micologico Bresadola di Desio ha chiuso il suo bilancio, dell’anno passato (il 2023) in negativo.

In cinquant’anni i conti del Gruppo Micologico per la prima volta in rosso

Il sodalizio è costituito come un'associazione di promozione sociale (o Aps), che è una categoria di ente del terzo settore: «Io sono contento quando chiudiamo il bilancio anche solo in pareggio, quest’anno però non è avvenuto ed è la prima volta in cinquant’anni. In questo modo non riusciamo a mettere nulla da parte», ha detto Renato Merati, uno degli storici presidenti del gruppo e tutt’ora in carica.

Ha esternato inoltre delle perplessità circa le ultime bollette di luce, acqua, gas, affitto della sede e Tari con un totale di costi fissi all’anno di circa 1.500 euro. Ha sottolineato la difficoltà di un’associazione culturale nel riscuotere somme di denaro: «A parte le quote associative di una cinquantina di soci che abbiamo, che sono circa 400 euro annui, e a parte un paio di raccolte fondi, per un totale di circa mille euro, l’attuale Amministrazione comunale non ci ha sostenuto molto. Ci servirebbero almeno 150 associati per essere in pari, ma c’è scarsa affluenza di nuovi volontari, come sappiamo».

Non c’è quindi molto che resta da parte per eventuali iniziative:

«L’Amministrazione ci ha dato Villa Tittoni senza farci pagare, così come la sala Pertini, in ogni caso abbiamo chiuso il bilancio in negativo. Noi non ci siamo mai tirati indietro. Siamo stati noi ad aver contribuito finanziariamente per quell’ampliamento del Pronto soccorso quando ci avevano chiesto una mano, perché credevamo che fosse un’opera giusta per avere un ospedale funzionale e funzionante».

Il Gruppo è inoltre sempre in contatto con il centro antiveleni di Milano per dare una mano ai medici che chiedono un parere terzo sulla tossicologia:

«Quindi noi siamo a disposizione anche per questo tipo di consulenza; siamo un’associazione che fa molto per il territorio. Non prendiamo soldi da nessuno, facciamo tutto per volontariato, ma un contributo maggiore da parte del Comune ce lo aspetteremmo».

«Il futuro è a rischio»

A questo punto l’associazione sta facendo delle considerazioni sul futuro: «Forse così non riusciremo a garantire tutte le nostre attività per il futuro per la collettività ed è un vero peccato per noi così come per le altre associazioni», ha concluso Merati.

Le prossime attività, che vedranno impegnato il Gruppo micologico, comprendono un’escursione al triangolo lariano nel mese di marzo, ad aprile, invece,  è in programma un approfondimento dei parchi desiani, a maggio i volontari andranno nei boschi del Canturino. Sono tutti incontri che servono ad ampliare la conoscenza diretta sul campo.

Ricominceranno poi le serate culturali nelle sale comunali, l’11 aprile con i «Fiori di campo» e il 9 maggio con «Funghi in primavera». Una novità per cui il Gruppo micologico è molto orgoglioso è l’insegnamento nei corsi dell’Università della Terza Età, o Università del tempo libero (Utl) sul regno dei funghi. «Polenta e funghi» non mancherà il 5 ottobre, in piazza Conciliazione, con il gruppo Alpini e la tradizionale mostra micologica in concomitanza della Giornata micologica nazionale.

Insomma, un anno fitto di appuntamenti che richiedono grande attenzione, dedizione e passione, che, però, «deve essere sostenuta, è una difficoltà generale delle associazioni sopravvivere oggi ed è un peccato per la socialità», ha concluso Merati.

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