L'avventura del biker

In moto a trovare Babbo Natale fino in Finlandia

L’impresa di Merlino, partito da Monza per realizzare il suo sogno

In moto a trovare Babbo Natale fino in Finlandia
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Un piccolo incidente all’ultimo minuto ha rischiato di rovinargli il viaggio, anzi il sogno, come dice lui, ma alla fine è riuscito a partire. Il sogno («che ho fin da quando ero bambino») è quello di incontrare Babbo Natale.

In moto a trovare Babbo Natale

Per questo Mauro Merlino , 54 anni, è partito da Monza per un viaggio di 3490 chilometri in motocicletta, da solo. «Poi, una volta arrivato a Helsinki, mi aspettano altri 800 chilometri fino al villaggio di Babbo Natale, a Rovaniemi. Se arrivo e non lo trovo, lo meno» scherza. Merlino stava mettendo a punto  la sua fidata Harley Davidson («non ho nemmeno la macchina») quando una Panda l’ha urtato danneggiandogli la coppa dell’olio.

Il racconto

Il tutto è avvenuto a Modena, città natale di Merlino: «Il danno alla moto non è grave, conto che il meccanico ci metta poco a sistemarla. Piuttosto, è andata bene che non mi infortunassi a un piede: il mio sogno sarebbe svanito. Ma, si sa, quando tra motociclisti si parla di incidenti il primo pensiero va alla moto, non a se stessi». Ma perché la partenza ufficiale del viaggio è stata fissata a Monza? «Sono particolarmente legato alla città perchè nel periodo immediatamente  post Covid ho tenuto diversi eventi in piazza. Sono manager nel settore dello spettacolo e quando stavamo uscendo dalle politiche di distanziamento sociale ho organizzato diversi eventi nella città di Teodolinda: ricordo con piacere, in particolare, un concerto in una piazza. Il messaggio di fondo era: torniamo a vivere e a divertirci insieme, rispettando le regole su affluenze e distanze da tenere. Per una platea da duecento spettatori dovevo noleggiare il doppio delle sedie perché gli spettatori potevano sedersi una sì e una no...».

Il motivi del viaggio

E ora l’avventura in moto: «Mi preme fare qualcosa per me. Ho una moglie -che viene a fare giretti in moto ma non lunghi- e un figlio, che mi spetteranno a casa. L’importante è fare il viaggio. Riuscirò ad arrivare? Attraverserò zone difficili, anche per il freddo del nord Europa, ma conto di arrivare a destinazione per Natale e quindi di rientrare in Italia per capodanno. La reale motivazione è spinta dalla voglia di avventura e di quel pizzico di follia, abbandonare le abitudini ... ».

Lo “zingaro biker”,

Merlino, che si definisce “zingaro biker”, comunque intende prendersela comoda: «E’ il mio primo viaggio così lungo, mi metto alla prova. Più che la lunghezza, temo il freddo. Ma mi prenderò i miei tempi per riposare lungo il percorso: il mal di schiena è il guaio da evitare». Per lui quella che si appresta a vivere è la “favola di Natale”: «Nella mia attività ho organizzato tanti eventi per solidarietà. Mi sono travestito da Uomo Ragno per i terremotati di Amatrice, ho esortato a rispettare le regole  e a vaccinarsi per il Covid, tanto che i no vax me l’avevano giurata. Ho organizzato eventi per chi aveva problemi. Ora voglio vivere così il Natale». Tutto il viaggio da solo? «Sì, ma conto di contattare italiani residenti in Finlandia per trovarci. Ho già un paio di contatti tramite Facebook, una signora italiana residente lassù mi ha promesso di offrirmi birra e salsiccia una volta che sarò arrivato. Se non è una favola questa...».

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