In otto anni pasti non pagati per più di 220mila euro
Inviati alle famiglie degli studenti altri solleciti per 130mila euro. Stralciati i debiti sotto i 50 euro
Morosità accumulate che negli ultimi 8 anni hanno toccato quota 221mila euro. Di queste solo poco più di un terzo recuperate o in fase di recupero attraverso l’Agenzia delle Entrate. E un’altra quota importante che non verrà mai incassata.
Questo il resoconto della situazione dei pasti non pagati dalle famiglie dei bambini e dei ragazzi che si avvalgono del servizio comunale di refezione scolastica a Vimercate. E’ quanto si evince da una determina licenziata la scorsa settimana dall’Ufficio Pubblica Istruzione di Palazzo Trotti.
In otto anni pasti non pagati per più di 220mila euro
Un documento che, nel dare avvio ad una nuova procedura di recupero dei crediti vantati dall’Amministrazione, fa il punto della situazione facendo capo alla delibera di Giunta del 26 febbraio del 2018 che definisce una serie di indirizzi, compreso il limite minimo sotto il quale le operazioni di recupero delle morosità non sono convenienti in quanto più costose del credito vantato. In questo caso la soglia di estinzione automatica del debito da parte delle famiglie è stata fissata a 50 euro.
Estinzione prevista anche per le famiglie che nel frattempo risultino irreperibili all’Anagrafe italiana e per le famiglie in carico ai servizi sociali per conclamata incapacità di saldare il debito. Stesso discorso anche per le famiglie di studenti a rischio di abbandono scolastico.
La stessa determina stabilisce invece le azioni da compiere per riscuotere i crediti dai 50 euro in su. E anche l’ammontare residuo accumulatosi negli ultimi 8 anni scolastici che è pari a 221.628 euro, con una media annua di morosità pari a 27.558 euro.
Nuovi solleciti in arrivo
L’affidamento della riscossione all’Agenzia delle Entrate ha consentito di emettere cartelle per 82.090 euro. Una successiva verifica ha consentito agli uffici di individuare altre cartelle per le quali non c’è speranza di recuperare il debito per un totale di 11.227 euro. Detratta questa cifra e quella affidata al recupero (per ora teorico) da parte dell’Agenzia delle Entrate, restano scoperti 128.309 euro per i quali la determina dell’Ufficio Pubblica Istruzione ha definito di avviare una nuova azione di solleciti con ulteriori lettere da inviare alle famiglie prima di procedere anche per esse con la riscossione coatta.