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"Donne in Rosso"
Manichini rossi in Duomo, il messaggio dell'artista alle donne
In Piazza Duomo l’installazione contro i femminicidi di Elend Zyma: l’arte si fa così portavoce di una denuncia sociale
Oltre cento manichini femminili, dipinti di rosso, simbolo dei femminicidi che ogni anno avvengono in Italia. Sono quelli apparsi in queste ore in piazza Duomo a Monza.
In piazza c'è "Donne in Rosso", l'installazione contro le vittime di femminicidi
Una installazione suggestiva: impossibile non notarli e non fermarsi a riflettere di fronte ad un'opera artistica che punta proprio a dare corpo ai numeri, riportandoli alla quotidianità senza farli apparire troppo astratti.
L’arte si fa così portavoce di una denuncia sociale, riportando simbolicamente nella quotidianità e nello spazio pubblico le vittime di violenza. Il colore rosso, scelto per la rappresentazione, incarna sia la sofferenza che la forza, la resistenza e il coraggio delle donne nel rivendicare i propri diritti.
Il merito dell'installazione va all'artista Elend Zyma, di origini albanesi, che già nel 2022 aveva esposto a Monza la personale Luoghi Invisibili. Con lei questa volta hanno collaborato i detenuti del carcere monzese e le scuole Don Milani di Vimercate, Don Zeno di Oreno e Il Carro Impresa Sociale di Monza.
L'artista ha sottolineato come sia stato centrale in questo progetto il coinvolgimento dei detenuti anche di reati correlati alla violenza contro le donne per offrire loro un percorso di consapevolezza e riabilitazione attraverso l’arte. Così come il coinvolgimento di giovani che vivono in condizioni di fragilità e a rischio. Attraverso l’arte si è potuto non solo offrire loro un’opportunità di riflessione sulla violenza contro le donne, ma anche una via per esprimere sé stessi e crescere personalmente.
L'iniziativa dedicata alle donne ha previsto anche un momento di riflessione con la Notte Rossa, una sorta di veglia ai manichini e nel pomeriggio di oggi, alle 16, anche la performance musicale Il Grido del Silenzio, una composizione inedita del musicista francese Thierry Terranova, accompagnata dall’esibizione della Scuola di Danza Il Sogno di Lomagna.
