"In piazza contro il nuovo Codice della Strada di Salvini"
Tanti partiti e associazioni si ritrovano sabato 18 gennaio in piazza Arengario a Monza
Sabato 18 gennaio alle 11:30, in Piazza Roma – Arengario a Monza, diversi partiti e associazioni si mobiliteranno per protestare contro l’introduzione del nuovo Codice della Strada voluto dal governo.
"In piazza contro il nuovo Codice della Strada di Salvini"
Alla manifestazione parteciperanno tutte le forze di opposizione, tra cui Partito Democratico, +Europa, Alleanza Verdi e Sinistra, Movimento 5 Stelle, Azione e Italia Viva, affiancate dalle liste civiche monzesi — LabMonza, Monza Attiva e Civicamente — e dalla civica regionale Patto Civico con Majorino.
Saranno inoltre presenti Radicali Italiani e alcune associazioni, tra cui Meglio Legale, la sezione monzese dell’Associazione Luca Coscioni, l’Associazione Radicale Enzo Tortora e la sezione giovanile del PD Giovani Democratici della Brianza.
In una nota congiunta, il comitato promotore della manifestazione ha dichiarato:
“Scendiamo in piazza contro quello che definiamo un vero e proprio Codice della Strage. Le nuove norme non migliorano la sicurezza stradale, ma rappresentano un’operazione di propaganda su un tema cruciale come la mobilità, sacrificando prevenzione e buon senso a vantaggio di misure inefficaci e punitive.”
Tante problematiche
Gli organizzatori della protesta hanno evidenziato diversi aspetti problematici del nuovo Codice della Strada:
- Rimozione del criterio di alterazione psicofisica per ritirare la patente a chi guida dopo aver usato sostanze psicotrope, basta risultare positivo a un test salivare anche se l’assunzione di sostanze è avvenuta giorni prima e non ha alcun effetto sulla capacità di guida.
- Limitazioni alle zone 30 km/h, uno strumento essenziale per ridurre la gravità degli incidenti stradali.
- Ostacoli alla creazione di aree pedonali e ciclabili, penalizzando la mobilità sostenibile e l’accessibilità delle città.
- Restrizioni sull’uso degli autovelox, indebolendo uno degli strumenti più efficaci contro l’eccesso di velocità, la principale causa di mortalità stradale.
- La riforma interviene in modo frammentario e non organico su decine di aspetti del Codice della Strada, per l’attuazione dei quali nei prossimi mesi si dovranno emanare numerosi decreti ministeriali che aumenteranno le complessità per gli utenti della strada: si pensi ad esempio all’introduzione dell’obbligo di contrassegno e assicurazione RC per i monopattini, alla sospensione breve della patente correlata al punteggio (che si aggiunge a quella ordinaria), all’ampliamento della casistica di violazioni per le quali è possibile l’accertamento con dispositivi da remoto.
"Approccio repressivo e fuori dalla realtà"
“Questa riforma introduce un approccio repressivo e fuori dalla realtà,” ha dichiarato Giulio Guastini, coordinatore provinciale di +Europa in Brianza e tra gli organizzatori della manifestazione. “Il rischio è di punire chi guida perfettamente lucido, spostando l’attenzione dalla sicurezza stradale reale a una criminalizzazione inutile e controproducente del consumo di sostanze.
Inoltre, come ha evidenziato anche Il Sole 24 Ore, la riforma interviene in modo frammentario su decine di aspetti di difficile attuazione, frutto di un’ansia da iper-regolamentazione e di una mentalità dirigista che aggiungono complessità inutili a scapito della chiarezza per gli utenti della strada. Così facendo, si perde un’occasione fondamentale per costruire un sistema di mobilità realmente sicuro, sostenibile e a misura di cittadino.
Rileviamo infine che il codice di Salvini, pur di ostacolare la creazione di zone 30 km/h o di aree pedonali e ciclabili o l’uso degli autovelox, introduce limitazioni all’autonomia dei comuni. Ma la Lega non era a favore delle autonomie territoriali?”
La manifestazione vuole richiamare l’attenzione sull’importanza di politiche basate su dati empirici e sulla prevenzione, al fine di garantire strade più sicure per tutti.