Accoglienza

In salvo a Monza anche i gatti ucraini in fuga dalle bombe

Sono arrivati venerdì al rifugio di Enpa assieme alla "mamma umana"

In salvo a Monza anche i gatti ucraini in fuga dalle bombe
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Anche i gatti ucraini «Remi», «Elliott» e «Basho» sono in salvo a Monza. Iryna, la loro mamma umana, li aveva salvati dalla strada quando erano molto piccoli e aveva dato loro una casa sicura, affetto e cure. Quando è scoppiata la guerra in Ucraina e lei si è trovata a scappare per trovare la salvezza in Italia, non ha lasciato indietro i suoi gattoni.

L'arrivo dall'Ucraina dei gatti

BASHO in braccio a Iryna-fb-296
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Elliott e Remi-rifugio-fb--659
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REMI appena arrivato-fb--269
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BASHO nel box-fb--622
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Venerdì 11 marzo 2022 l’arrivo all’Enpa di Monza e Brianza dopo aver percorso migliaia di chilometri, moltissimi dei quali con il pericolo di essere bombardati. I tre mici con la loro famiglia hanno viaggiato infatti chiusi nei loro trasportini, tra le braccia della loro proprietaria dalla lontana Kyiv, circondata dall’esercito russo. Un viaggio pieno di pericoli durato tre giorni: sono passati anche dalla Romania dove Alex, il figlio di Iryna, è riuscito a trovarli e a portarli verso l’Italia.
Nel nostro paese la famiglia ha trovato ospitalità presso parenti a Lissone, ma purtroppo non è stato possibile accogliere anche gli animali.

Gatti accolti in Enpa

E così Remi (affascinante gattone tutto nero), Elliott (bellissimo micio tigrato grigio) e Basho (stupendo micione tigrato rosso) hanno trovato casa nel rifugio di Monza gestito da ENpa a San Damiano. Qui sono già stati visitati dal veterinario di Ats Brianza per la loro regolarizzazione sanitaria, ma finalmente si sono trovati al sicuro! I gatti potranno ricevere le visite di Iryna e della sua famiglia che hanno manifestato un incredibile amore e dedizione verso questi animali e non li hanno abbandonati al loro destino. «Un esempio che dovrebbe far riflettere chi abbandona per futili motivi gli animali», ha chiosato Enpa che in questi giorni si sta attivando per aiutare in molti modi l’Ucraina. Per l’occasione c’è anche la mail ucraina@enpa.org, legata all’emergenza.

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