In Ucraina per portare cibo, coperte e giochi
L’esperienza intrapresa da tre volontari grazie alla generosità della comunità di Bareggia e di alcune aziende.
In viaggio da Macherio verso l’Ucraina per portare cibo, coperte e giocattoli. E’ l’avventura intrapresa dai volontari Alessandro Rivolta, Matteo Andreacchio e Massimiliano Carreri, per portare aiuti in una terra che dal febbraio 2022 è martoriata dalla guerra.
In viaggio verso l'Ucraina
«Siamo riusciti a compiere questa missione grazie alla generosità di tante persone - sottolinea Alessandro Rivolta - In primis la comunità di Bareggia, che ha donato coperte e giocattoli. Poi il caseificio Brazzale ha donato 1.600 porzioni di cracker al formaggio e il Gruppo Ceccato ci ha messo a disposizione il mezzo per il trasporto, un Fiat Ducato. Miei clienti a cui ho chiesto questa gentilezza e hanno subito accettato».
Rivolta, 50 anni, si occupa di finanza, ha maturato l’idea di questa esperienza a gennaio di quest’anno, al rientro da un breve viaggio con la famiglia:
«Dovevo fare del bene, qualcosa che valesse la pena, e contemporaneamente un atto concreto per dimostrare ai miei figli che si può fare».
"Un insegnamento per i miei figli"
Obiettivo dei volontari era quello di arrivare al punto di stoccaggio, che si trova a Cernivci in Ucraina, a pochi chilometri dal confine con la Romania:
«Ci siamo fermati a Suceava - racconta Rivolta - Non ce la siamo sentiti di entrare in Ucraina perché l’area dopo la frontiera è raggiunta da missilli e frequenti tentativi di saccheggio ai mezzi umanitari da parte di persone che non hanno più niente. Per cui abbiamo lasciato i beni agli ucraini della Embrace Foundation».
Al rientro da questa esperienza quello che rimane è «la sensazione di aver fatto qualcosa di positivo, non solo per il piccolo aiuto dato ai bambini ucraini ma anche per lasciare un insegnamento ai miei figli».
Il servizio completo è pubblicato sul Giornale di Carate in edicola da martedì 30 aprile 2024.