Varedo

«In un anno abbiamo fatto molto, l’obiettivo è riaprire il parco in sicurezza»

Il Cda della fondazione La Versiera tira le somme dei primi 12 mesi: «Siamo qui perché abbiamo preso a cuore Villa Bagatti»

«In un anno abbiamo fatto molto, l’obiettivo è riaprire il parco in sicurezza»
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Un anno difficile, con tante incognite sul futuro ma un rinnovato impegno a mettere in sicurezza almeno una parte del parco per riaprirlo al pubblico. Con il sogno di arrivare ad ospitare eventi culturali di livello internazionale, perché Villa Bagatti a Varedo ha enormi potenzialità.

Il Cda della fondazione La Versiera tira le somme dei primi 12 mesi

La spada di Damocle della sentenza per la nullità degli atti (attesa per la fine dell’anno) non ferma l’operato del Cda della fondazione La Versiera che ai primi di dicembre festeggerà i 12 mesi di insediamento.

«Sembra che in un anno non abbiamo fatto niente, invece abbiamo fatto moltissimo. Stiamo andando avanti a step, man mano vediamo come vanno le cose» hanno ricordato la presidente Elena Riva, docente di storia moderna, i consiglieri Emanuele Fusi, ingegnere e imprenditore, e Maurizio Rimoldi, architetto.

I problemi da affrontare sono tanti e decisamente complessi: la fondazione è piena di debiti, il giardino è chiuso perché non è in sicurezza e la villa non ha l’agibilità, quelle temporanee rilasciate in occasione di Expo 2015 sono ormai scadute.

«Quando ci siamo insediati abbiamo cercato di inquadrare la situazione per capire come muoverci e verificare i documenti - hanno spiegato i componenti del Cda - abbiamo verificato lo stato di pericolosità del parco, quindi un agronomo del Parco GruBria ha stilato una relazione per mettere in sicurezza gli alberi. Entro la fine dell’anno procederemo con il taglio delle piante morte sul viale, perché è una zona di passaggio, poi sulla base delle disponibilità economiche si interverrà anche nel giardino della villa».

Visto che la fondazione non dispone di risorse proprie, l’Amministrazione comunale ha stanziato quest’anno un contributo di 30mila euro.

«L’Amministrazione è sempre stata molto collaborativa, soprattutto l’assessorato alla Cultura, ci ha sempre aiutato, anche per l’organizzazione di eventi della fondazione fuori dalla Villa. Anche la Polizia Locale si è dimostrata molto disponibile» ha notato il Cda della fondazione.

Il desiderio della Versiera è anche rifare le certificazioni necessarie per l’agibilità.

«La grandinata di luglio ha causato grossi danni al tetto di villa Bagatti e abbiamo chiesto a Regione Lombardia i fondi per ripararlo - ha spiegato Riva - quindi stiamo verificando quale agibilità chiedere per vedere quali parti del compendio possiamo aprire in sicurezza».

Legata alla villa c’è anche l’associazione Volontari Versiera Varedo che dopo aver rischiato di sciogliersi, ha deciso di continuare ma con la dimora storica chiusa le attività sono ferme.

«Ci sono alcune persone di fiducia della fondazione, volontari coperti da un’assicurazione, che stanno svolgendo piccole attività di manutenzione ordinaria - hanno continuato consiglieri e presidente - la nostra intenzione ora è rimettere mano allo statuto facendo in modo che la fondazione diventi ente del terzo settore, così potrà ricevere contributi e donazioni dai privati».

Un 2023 tra difficoltà e incertezze, ma il Cda non si ferma

«Purtroppo la fondazione è nata con il piede sbagliato ma nonostante ciò, anche chi ci ha preceduto ha sempre cercato di fare del suo meglio per fronteggiare i problemi di cassa che precludono tante possibilità - è la premessa di Riva - a volte la burocrazia mi fa arrabbiare perché si va troppo per le lunghe ma se siamo ancora qui è perché abbiamo preso a cuore questo impegno, ciò che ci muove è solo l’amore per questa villa dove si potrebbero fare cose straordinarie. Ci piacerebbe diventasse un centro culturale internazionale inserito in un circuito di eventi legati a Milano, una villa con una sua storia da raccontare nel suo territorio. Ma prima bisogna risolvere il problema della proprietà».

Difatti se il giudice annullerà gli atti di compravendita di Villa Bagatti, la dimora storica tornerà ai precedenti proprietari. Ma finché non sarà detta l’ultima parola la fondazione è pronta ad andare avanti.

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