Lentate sul Seveso

Insieme nella vita e sul campo

Pier Nicola Denegri e Patricia Paz, marito e moglie, giocano nella squadra di Baskin della Sport4All

Insieme nella vita e sul campo
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Quando non riesce a ricordare una parola si mette una mano sulla testa e rivolgendosi al marito dice «Entiendime», «capiscimi» in spagnolo. E lui coglie al volo quello che la moglie vuole esprimere. Se è in difficoltà è infatti lui a parlare per lei, quando fa fatica a muoversi è lui che la aiuta a spostarsi. E sul campo da basket, ognuno rispettando il proprio ruolo, giocano insieme con l’obiettivo di fare canestro, così come, fianco a fianco, cercano di vincere le avversità della vita.

Insieme nella vita e sul campo

E’ una coppia davvero speciale quella formata da Pier Nicola Denegri, 63 anni, e Patricia Paz, 62. Marito e moglie dal 2004, residenti a Lomazzo, nel Comasco, fanno parte dei «Bears», una delle due squadre di Baskin dell’associazione sportiva lentatese Sport4All, nata nell’estate del 2018 per offrire ad atleti sia disabili che normodotati l’accesso ad attività sportive inclusive. E infatti il Baskin (basket inclusivo) consente a chi ha delle disabilità, fisiche o intellettive, di giocare insieme a chi non ne ha e ognuno dà il massimo, in base alle proprie capacità. Uno sport a cui i coniugi si sono avvicinati nel 2012, entrando nella società che esisteva prima della Sport4All, dopo che Patricia, peruviana in Italia dal 2000, è stata colpita da un aneurisma cerebrale che l’ha resa gravemente afasica e l’ha costretta sulla sedia a rotelle.

«Conosceva cinque lingue, ora parla prevalentemente lo spagnolo, ma fa fatica a esprimersi fluentemente», ci ha spiegato Denegri un mercoledì sul campo da basket del centro sportivo in via Superga a Lentate, dove si allenano ogni settimana, in attesa che la sua Patricia, che i compagni di squadra chiamano «bomber» per l’energia e la grinta che sprigiona durante le partite, entri in campo.

Lei lo guarda con gli occhi che brillano, dai quali traspare la serenità e la voglia di vivere di una donna che è un esempio di resilienza, che non si è fatta spezzare dalle difficoltà ed è riuscita a risollevarsi, non focalizzandosi sui limiti imposti dalla sua condizione fisica, ma sulle sue capacità, piccole o grandi che siano. E facendole fruttare al meglio. Il tutto con la solarità e la determinazione che sono i suoi tratti distintivi e l’hanno accompagnata in ogni fase della sua vita.

«Ci vorrebbero ore per raccontare tutto quello che ha fatto - conferma il marito - Era fly hostess per una compagnia brasiliana, è stata la prima donna taxista a Cuzco, in Perù, e dopo essere arrivata in Italia ha lavorato come infermiera nell’hospice del Fatebenefratelli di Milano». Paradossalmente qui, entrando quotidianamente a contatto con la morte, ha compreso ancora di più la bellezza della vita, qualsiasi cosa accada.

L'aneurisma nel 2009

«Il 24 gennaio 2009 mentre era al lavoro è stata colta da un aneurisma - spiega Denegri ripercorrendo quei terribili momenti - E’ stata sottoposta a una delicata operazione, a cui sono seguiti nove mesi in diverse strutture ospedaliere».

Purtroppo Patty, come la chiamano tutti, ha perso gran parte della capacità di parola ed è emiplegica, ovvero ha il lato destro del corpo paralizzato e pertanto non riesce a muovere la mano destra. Per poterla seguire il marito ha lasciato la sua professione di venditore di auto. «Sono diventato il suo badante, con regolare contratto di assunzione, lei è la mia datrice di lavoro - dice con un sorriso - Mi dedico a Patricia anima e corpo».

Dopo qualche anno, la decisione di iniziare a praticare uno sport.

«Un giorno durante la riabilitazione il chiropratico ci ha consigliato il Baskin, uno sport promosso da una società di Lentate. Non sapevamo minimamente cosa fosse, ma da quando l’abbiamo scoperto la nostra vita è cambiata in meglio», conferma Denegri.

Una coppia sul campo

Marito e moglie sono così diventati una coppia anche sul campo da pallacanestro.

«Facciamo parte della stessa squadra mista, composta da disabili e non - prosegue - E’ uno sport davvero inclusivo, perché persone con abilità diverse giocano insieme per ottenere lo stesso risultato. E al di là della vittoria finale, ogni volta che vedo mia moglie o un’altra persona disabile fare canestro mi si riempie il cuore di gioia, è un’emozione grandissima. E quasi sempre sono i disabili a fare la differenza durante la partita, è la loro azione a essere quella decisiva».

In poco tempo Patricia ha saputo distinguersi, tanto che appunto i compagni l’hanno soprannominata «bomber». «E’ davvero brava, sul campo si sente a suo agio, riesce a muoversi agilmente sulla sedia a rotelle e a gestire bene la palla - conferma il marito - Grazie al Baskin trascorre ore piacevoli, dimenticandosi degli ostacoli quotidiani».

Denegri andrebbe avanti ore a parlare, mentre la moglie lo ascolta annuendo e sorridendo, ripetendo più volte in spagnolo che «la vita è bella». Poi tocca a lei entrare in campo, è giunto il suo turno. Stavolta il marito, un po’ influenzato, non giocherà, resterà a osservarla. «E’ davvero un uragano - conclude quasi commuovendosi - Una vera forza della natura».

Intanto sabato ha preso il via il campionato di Baskin 2023-2024 della sezione territoriale Lombardia Nord, a cui appartiene l’asd Sport4All. La prima fase prevede due gironi di cinque squadre con gare di andata e ritorno; le prime due classificate in ciascun girone daranno vita a semifinali e finali dal primo al quarto posto per designare la squadra ammessa alla fase interregionale.
La prima giornata ha visto una sconfitta per entrambe le due squadre lentatesi, «Bears» e «Lions», che hanno perso rispettivamente contro le formazioni di Bollate e Opera per 77-87 e 70-73. «Andate sul nostro sito per restare aggiornati sulle prossime date di campionato», l’invito del presidente, Luca Porta.

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