Solidarietà

“Insieme per l’autismo”, l’ippoterapia dei Cavalieri Rotariani

L’attività del gruppo Rotary nazionale con sede in Calabria, guidato da Michele Imbrogna, che avvicina i bambini affetti da autismo ai cavalli

“Insieme per l’autismo”, l’ippoterapia dei Cavalieri Rotariani
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Michele Imbrogna, faro del Rotary con sede in Calabria ma che opera sull'intero Stivale, avvicina i bambini con autismo ai cavalli: "La terapia funziona, ora non possono più fare a meno del proprio quadrupede".

La Compagnia Cavalieri Rotariani

Tanto secolare quanto speciale. E' il legame che intercorre tra l'uomo e i cavalli e che da sempre poggia su alcuni piccoli accorgimenti: un'interazione consapevole, raccomandano infatti gli esperti, pochi ma ben definiti movimenti, niente urla né improvvisate, quindi una buona dose di pazienza per comprendersi a vicenda. Un rapporto spontaneo come i bambini.

Lo sanno bene coloro che hanno preso parte all'esperienza offerta dalla Compagnia Cavalieri Rotariani, una sorta di branca riconosciuta dal Rotary stesso nel 2017 e che si configura come nucleo specializzato nelle attività di turismo equestre. Un genere di turismo che ha strizzato l'occhio proprio ai più piccoli. A tenerne le fila organizzative, in rappresentanza del Rotary San Marco Argentano (la sede in Calabria, sebbene il raggio d'azione di alcuni service mirati copra il Bel Paese nella sua interezza), è Michele Imbrogna, testimone nel corso degli ultimi anni della crescita notevole di questo collettivo. Un gruppo composto inizialmente da 5 persone ma che ora ne tiene insieme ben 86. Il club padrino ha coinciso con quello di Gualdo Tadino, in Umbria. Lo hanno visto nascere Imbrogna appunto, al fianco del perugino Gianluigi Guerra, ideatore e fondatore della compagnia nonché membro del Consiglio direttivo 2024-2027. Proprio in quell'Umbria teatro del raduno annuale pensato per guardare in prospettiva. L'obiettivo è infatti quello di mettere a punto il piano d'azione che scandirà i mesi a venire.

Michele Imbrogna

L'ippoterapia di Insieme per l'autismo

Alla domanda sulla funzione delle svariate attività che vengono messe in campo, Michele diventa un fiume in piena:

"Quella di cui facciamo parte è una compagnia che unisce rotariani di tutta Italia e che nutrono la passione per i cavalli. Ogni anno il raduno nazionale prevede vari percorsi, ma soprattutto occasioni di convivialità nelle quali siamo soliti coinvolgere il rotary club locale". In Calabria, per esempio, "il progetto si svolge ormai da 4 anni e consiste in una vera e propria terapia svolta al fianco dei cavalli e dei professionisti del settore equestre. Che trascorrono incontri, per la precisione 15, con l'intento di instaurare un'armonia con il cavallo". Nel concreto, Imbrogna e i suoi si occupano di "mettere a disposizione i nostri istruttori, i nostri cavalli e ci occupiamo del service per pagare i professionisti che accompagnano i ragazzi".

Quello di cui si sono fatti interpreti i rotariani combacia con il cosiddetto "turismo esperienziale sostenibile", il quale può davvero rappresentare un potente driver di sviluppo economico dei territori e delle comunità rurali. Un turismo destagionalizzato che consente ai territori di ottenere buoni introiti anche in periodi dell'anno non votati al turismo di massa, contribuendo a evitare lo spopolamento dei borghi e creando posti di lavoro stabili. Succede in Calabria, anche se questo modello viene spesso replicato in altri scrigni del nostro Paese. E lo fa secondo una precisa declinazione. In questo caso, il riferimento, ha continuato sempre Imbrogna, è "Insieme per l'autismo, lanciato ormai da qualche tempo".

Una progettazione i cui riscontri si sono già rivelati più che positivi:

"A novembre i protagonisti di queste attività, cioè i bambini con autismo, avevano paura nell'animale - ha aggiunto sempre Michele -. Col passare delle giornate, le nostre azioni hanno visto rafforzarsi il legame con il quadrupede, tanto che ora per bambini e giovanissimi stare lontano dal cavallo si sta facendo sempre più difficile». Finora la contaminazione ha restituito un ottimo feedback. A corroborare questa tesi c'è il fatto che, ha concluso il volontario, «i genitori di questi ragazzi, al termine dell'iniziativa che portava la nostra firma, hanno voluto far proseguire questo tipo di esperienza ai loro figli, il tutto nei ritagli di tempo libero".

L'impegno dei Cavalieri Rotariani prosegue

Missione compiuta, secondo il membro del Rotary che ora si gode il successo delle ultime manifestazioni ma che continua a mantenere la barra dritta rispetto allo spirito di questo stimolante progetto.

"Per noi la cosa importante è migliorare la qualità della vita nelle persone che hanno bisogno. Sappiamo che abbiamo lavorato tanto e che molto dipenderà ancora dagli sforzi che sapremo mettere a fattor comune. Solo così potremo proseguire nel nostro intento, quello di fornire una chance a tutti".

Il 20 giugno scorso, intanto, al Castello di Serragiumenta, ad Altomonte (Cosenza), in concomitanza del ventiquattresimo Raduno nazionale dei cavalieri rotariani, si è svolta l’Assemblea ordinaria della compagnia. Per il triennio 2024/2027 è stato eletto come presidente Imbrogna stesso, che abita a Cosenza. Ad affiancarlo saranno Giuseppe Cicirello di Livorno, Simone Cini di Alessandria, Ombretta Di Scioscio di Milano, Franz E. Gilliéron di Ginevra, Antonio Lombardi di Salerno e Mauro Tercon di Rimini.

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