Insulti a PizzAut: i no vax non digeriscono le pizze donate all'hub vaccinale
Raffica di insulti sui social al fondatore del sodalizio perchè ha ringraziato con i ragazzi il personale impegnato con le vaccinazioni
Non avrebbe mai pensato di finire nel mirino dei «no vax», ricevendo raffiche di insulti. Nico Acampora, fondatore di PizzAut.
Le pizze donate all'hub di Monza
La sua colpa sarebbe stata quella di aver portato il truck food con i suoi ragazzi al Centro vaccinale dell’ex Philips di Monza, lunedì mattina, dopo aver chiuso volutamente il ristorante di Cassina dè Pecchi, per donare le pizze al personale medico impegnato nella campagna vaccinale, come segno di gratitudine.
E se larga parte di cittadini ha espresso il plauso per l’iniziativa, molti «no vax» hanno fatto sentire la loro disapprovazione con insulti al papà di PizzAut sui social. «Nico sei una merda» è uno dei tanti ricevuti. Acampora ha espresso amarezza e sgomento e ha replicato senza turbamento.
«L’Italia è un paese strano, dove bisogna dividersi per forza in Guelfi e Ghibellini, dove bisogna per forza odiare qualcuno, dove per sostenere le proprie idee si deve cercare un nemico da abbattere» ha commentato. E per questo il fondatore del sodalizio è diventato oggetto di interesse per i «no vax».
Gli insulti
«Alcuni di loro, non tutti fortunatamente, sono una piccola parte aggressiva e ignorante. Si sono scatenati nei commenti su di me e PizzAut. Così sono diventato un “delinquente”, “ un venduto”, “un servo di merda”»ha sintetizzato Nico e rivolgendosi ai « cari odiatori di tastiera» si è detto pronto e disponibile a confrontarsi con loro per discutere di diritti e doveri, sui contenuti e sulle contraddizioni, accettando anche «qualsiasi vostra critica e offesa personale», ma sottolineando che non accetterà mai «le offese ai ragazzi di PizzAut, perchè loro non lo meritano». Sono tante le manifestazioni di solidarietà e di affetto dai muggioresi e da tutti gli amici delle città che hanno adottato il progetto.
La pizza anche ai no vax
Una querelle che Nico Acampora ha chiuso rendendosi disponibile a offrire le pizze preparate dai ragazzi anche ai «no vax».
«Devo essere sincero il vostro livore mi spaventa ma non mi turba – ha chiosato – Sono disponibile a offrire una pizza anche a voi, all’aperto con il nostro truck food e rispettando le norme. Sono sicuro che la pizza più buona della Galassia conosciuta vi vaccinerebbe almeno dal virus dell’odio».