Albiate

Intervento a cuore aperto e tre bypass, Giuliano Buratti: «Ora inizia la ripresa»

Il vice presidente dell’Avis, da poco nominato Ufficiale al merito, è tornato a casa dopo un periodo di riabilitazione

Intervento a cuore aperto e tre bypass, Giuliano Buratti: «Ora inizia la ripresa»
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«Il mio è un augurio di ripresa e pronta guarigione». Sono queste le parole del primo cittadino di Albiate, Giulio Redaelli per Giuliano Buratti, molto conosciuto in paese per il suo grande impegno nel mondo del volontariato e ben inserito nel tessuto sociale del paese.

Intervento a cuore aperto e tre bypass, Giuliano Buratti: «Ora inizia la ripresa»

Giuliano Buratti, si racconta a poco più di un mese dall’intervento a cuore aperto con l’innesto di tre bypass. Martedì della scorsa settimana è ritornato a casa, dopo un periodo di riabilitazione a Seregno.

«Posso dire che sto molto bene. Certamente devo seguire alcune indicazioni e controlli di routine ma questo è normale. Sinceramente non mi sono reso conto di nulla, è stato tutto così improvviso e veloce. Da un semplice controllo alla corsa in ospedale, prima a Desio e poi trasportato all’ospedale di Monza. Ringrazio davvero i medici e gli infermieri che si sono presi cura di me»,  ha ricordato l’albiatese, Ufficiale al Merito della Repubblica per il suo impegno nel mondo del volontariato, in particolare per l’Avis (Associazione volontari italiani del sangue).

L'impegno nel mondo del volontariato

Classe 1948, Buratti ha sempre avuto quell’attenzione verso il prossimo. L’8 giugno scorso è stato insignito del titolo di Ufficiale al Merito nelle mani del prefetto Patrizia Palmisani. Già nel 2010 aveva ottenuto l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica. Da cinquant’anni è in Avis: «Il mio impegno per il volontariato c’è e ci sarà sempre, perché fare del bene ti riempie il cuore e ti fa stare bene. La mattina presto faccio la mia camminata nel parco di Villa Campello, appena posso ritornerò alle mie attività di sempre»,  ha aggiunto l’ex presidente oggi vice che nel 2021 ha passato il testimone a Daniele Pizzagalli alla guida dell’Avis comunale.

«Sono entrato a 25 anni quasi per caso. Stavo andando a Messa, era una domenica mattina e su coinvolgimento dell’allora medico di famiglia, Amedeo Valvo ho detto: perché non provare? Quel giorno in oratorio raccoglievano nuovi donatori, così mi sono presentato anche io e, da allora, il mio impegno è sempre costante...».

Non ha più smesso di offrire il proprio aiuto. Nella sua carriera da donatore ha effettuato oltre centoventi donazioni e ha ricoperto diverse cariche: da presidente della sezione comunale a consigliere regionale e, oggi, consigliere dell’Avis della Provincia di Monza e Brianza.

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