«Col tempo ho capito che non serve uno schiaffo per farti male. A volte bastano gli sguardi, le frasi che sembrano complimenti, le risate fuori posto, le aspettative che ti si incollano addosso. La voce delle donne non è mai un disturbo. E’ presenza, è verità, è libertà».
Nel pensiero di Valentina Sassi, letto da Nadia Galbiati, una provocazione forte sulle tante forme di violenza contro le donne e quanto gli uomini e la società intera devono cambiare. Un messaggio racchiuso nel murale «Butterfly – Ali di libertà, non catene di amore», una reinterpretazione dell’opera di Giacomo Puccini realizzata dallo street artist Vincenzo Magno, in arte ViM, inaugurata nei giorni scorsi al Centro ambientale del parco 2 Giugno a Seregno.
La «Butterfly» della street art diventa un simbolo di rinascita
Rappresenta il volto di una donna provata, con lo sguardo verso le farfalle e rami di ciliegio: riporta la data del 25 novembre, Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un simbolo di resistenza e di vita, non di tragedia e di morte.
L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Dare un’anima alla città, sorta oltre quindici anni fa per promuovere la cultura in città con due punti di riferimento: la Costituzione e la Dottrina sociale della Chiesa.
Il presidente, Franco Frigerio, ha richiamato la piaga dei femminicidi, ma anche «altre violenze che possono sembrare sottili, ma altrettanto gravi», con un cenno alle donne di Gaza. «Della bravura dell’artista parla la sua opera. Chi è passato da qui nei giorni di lavorazione ha incontrato una persona disponibile, generosa, veramente di grande umanità e di grandi ideali. Grazie per il murale e per il modo con cui sei venuto a Seregno».
Una parola di gratitudine all’Amministrazione comunale e agli sponsor, fra cui la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza rappresentata dal vicepresidente Luigi Losa («Il murale era uno dei 23 progetti approvati del bando Cultura 2025, che ha erogato 100mila euro»), il Comitato XXV Aprile, i cittadini che hanno partecipato alla raccolta fondi spontanea, nonché il gruppo scout Seregno 1 per la collaborazione tecnica nel corso dei lavori, proprio accanto alla sede.
Nell’occasione Massimo Pozzi ha ricordato che l’inaugurazione alla Porada coincide con il 49esimo incontro promosso da Dare un’anima alla città, che quattro anni fa aveva promosso il murale di Dante in centro.
«Il muro ha due positività: è in alto, così non assorbe umidità dal terreno ed è esposto a nord, quindi meno soggetto all’azione decolorante dei raggi solari. Il writer che abbiamo scelto, nonostante la giovane età, è un artista apprezzatissimo nel settore perché è una bella persona, per la qualità delle sue opere e l’attenzione spasmodica al particolare».
L’immagine del murale, ideato lo scorso anno nel centenario della morte di Puccini, è stata scelta tramite la ricerca di Paola Agosta e Massimo Macrì a partire dai manifesti storici dell’opera Madama Butterfly, diventata un’icona delle donne vittime di violenza.
«In città c’è più di una dozzina di murales in diversi luoghi, un museo a cielo aperto – l’intervento del sindaco, Alberto Rossi – Così l’arte urbana cambia il volto della città. La bellezza che stiamo cercando di portare in tanti quartieri sia anche un simbolo che vogliamo raccontare e lasciare».
L’assessore alla Cultura, Federica Perelli, ha ricordato che «l’arte non è mai fine a se stessa. Questa non è solo un’opera meravigliosa: ci parla, crea sinergie virtuose, unisce le persone e stimola a una riflessione che va oltre se stessa. C’è il messaggio contro la violenza sulle donne, il centenario pucciniano, la natura simbolo di cambiamento, la bellezza che ritorna. Continueremo con la street art, attraverso una rete di persone che vogliono bene alla città, per trasmettere un messaggio di bellezza».