Taglio del nastro

La casa che fu della criminalità organizzata, diventa il nuovo centro anziani

Si è tenuta ieri sera ad Ornago l'inaugurazione dello stabile di via Vimercate che tra pochi mesi ospiterà un Centro Diurno Anziani e uno spazio per la socialità

La casa che fu della criminalità organizzata, diventa il nuovo centro anziani

Si è ufficialmente alzato il sipario nella serata di ieri, giovedì 19 dicembre, sul nuovo centro per anziani di Ornago.

La casa che fu della criminalità organizzata, diventa il nuovo centro anziani

L’Amministrazione comunale ha infatti inaugurato lo stabile di via Vimercate che ospiterà il servizio di Centro Diurno Anziani e uno spazio di socialità per gli ornaghesi dai capelli argentati. Uno stabile che proprio alcuni anni fa era stato sequestrato alla criminalità organizzata ed ora è stato trasformato in un luogo per la comunità.

Il sindaco di Ornago Daniel Siccardi e il vicesindaco Gabriele Balconi

Il percorso per trasformare lo stabile era partito un paio d’anni fa, nel 2023, quando il Comune aveva ricevuto la casa dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. L’edifico è stato poi riqualificato da parte del Comune, grazie anche ad un finanziamento di Regione Lombardia che ha permesso di coprire il 50% dei lavori.

«Questo edificio, per anni, è stato simbolo di tutt’altro. Un bene sottratto alla criminalità organizzata porta con sé una storia pesante fatta di ingiustizie, di illegalità, di distanza dal bene comune – ha sottolineato il sindaco Daniel Siccardi nel discorso prima del taglio del nastro – Oggi, invece, siamo qui per dire con forza che Ornago ha scelto di trasformare tutto ciò in un’opportunità, un simbolo negativo in un luogo di cura, di incontro, di socialità. Un luogo che sarà casa diurna per i nostri anziani, custodi della memoria, delle radici, dei valori su cui si fonda la nostra comunità. Nulla di tutto questo è accaduto per caso. E stato un percorso lungo, complesso, fatto di atti amministrativi, di passaggi tecnici, di momenti difficili, di sospensioni, di ripartenze. Ma soprattutto è stato un percorso fatto di collaborazione istituzionale, di fiducia reciproca e di un obiettivo condiviso: restituire questo bene alla collettività».

Il ringraziamento all’ufficio Tecnico

Il primo cittadino ci ha poi tenuto a ringraziare l’ufficio tecnico per il profondo lavoro realizzato per l’intervento di riqualificazione, invitando gli architetti Barbara Arnoldi ed Eliana Malcangi e la geometra Rosy Chidè al taglio del nastro.

«Questo immobile, anche se al momento è spoglio, oggi è pronto per cominciare la sua nuova vita – ha proseguito Siccardi – Nei prossimi mesi verrà avviata la procedura di gara, in collaborazione con la Provincia di Monza e della Brianza, per individuare chi saprà gestirlo al meglio, con lo stesso spirito con cui è stato recuperato: servire la comunità. E permettetemi di dirlo con chiarezza: ogni volta che un bene confiscato alla mafia torna a vivere come spazio pubblico, vince lo Stato, vince la legalità, ma soprattutto vince la comunità intera».

Al termine della cerimonia si è tenuto poi un rinfresco con un aperitivo offerto alla comunità e l’edificio è stato aperto al pubblico che ha così potuto visitare gli spazi che tra pochi mesi diventeranno così un punto di riferimento per gli anziani del paese.