Vimercate

La casa in affitto non c'è, perde tutti risparmi ed è costretto a vivere in auto

Truffato da madre e figlia che avevano messo in locazione un appartamento non loro, incassando l'anticipo sull'affitto

La casa in affitto non c'è, perde tutti risparmi ed è costretto a vivere in auto
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Ha pagato per l'affitto di una casa che... non c'era perdendo i risparmi messi da parte. E così è stato costretto a vivere per alcune settimane  in auto.

E' finito nella rete di madre e figlia senza scrupoli

Una fitta rete di bugie e inganni, che ha coinvolto purtroppo anche un cittadino di Vimercate, che diventa sempre più intricata e coinvolge sempre più persone, quella di  due truffatrici di Truccazzano, madre e figlia che non solo hanno sottratto migliaia di euro per case inesistenti a ignare vittime (una decina almeno le persone raggirate), ma hanno anche creato disagi più grossi.

La storia di Alessandro Boiocchi, 43 anni di Vimercate, fa stringere un nodo alla gola, anche perché a causa della coppia di malintenzionate ha dovuto sperimentare cosa significhi vivere per strada.

Il racconto del raggiro

"Ho vissuto fino a gennaio in una casa in affitto a Vimercate; poi il proprietario mi ha detto che voleva vendere, così ho dovuto cercare un’altra soluzione - ha spiegato - Guardando su Facebook, nella sezione Marketplace, ho visto l’annuncio di un bilocale con giardino a Gessate. Il prezzo sembrava buono, così ho scritto su Messenger a quella che diceva essere la proprietaria, una certa Laura Ronchi, e ho preso subito appuntamento. Quando l’ho incontrata però, mi ha detto di chiamarsi con un altro nome: era una ragazza giovane, molto gentile. Mi ha fatto vedere l’abitazione, che mi è piaciuta e ha detto che mi avrebbe fatto firmare un contratto d’affitto il pomeriggio stesso. Ha chiesto una caparra di 1.800 euro e i documenti per le volture. Le ho dato tutto quello che le serviva. Non vedevo problemi, ma improvvisamente ha iniziato a rimandare il mio ingresso nell’abitazione".

Un copione, purtroppo, che è già stato utilizzato molte volte in questi casi.

Alessandro Boiocchi

Costretto a dormire in auto per un mese

"Alla fine la ragazza ha detto che aveva problemi con le volture e con gli allacci delle utenze, quindi non mi voleva più dare la casa, mettendomi in seria difficoltà - ha proseguito  il vimercatese - Mi sono recato così all’abitazione e ho visto che sul campanello c’era il nome di un’altra persona, non il suo o quello che usava su Facebook. Ho contattato un uomo: ci siamo sentiti prima per telefono e poi ci siamo incontrati. Mi ha detto che era lui il vero proprietario dell’appartamento e che lo dava in affitto per brevi periodi: l’ha fatto anche con la ragazza e sua madre e non sospettava quello che le due donne facevano con il suo immobile, a sua insaputa. Ho fatto denuncia, ma non sapevo dove andare, così mi sono ritrovato a dormire in macchina per quasi un mese, poiché i miei risparmi li avevo usati per quella casa. E’ stato un periodo terribile, anche se ora ho trovato un’altra casa, non penso mi scorderò mai quello che mi è successo".

Finto bonifico di rimborso

Ma non è finita.

«Successivamente sono stato contattato dalla madre della ragazza - ha concluso il vimercatese - Mi ha assicurato che mi avrebbe restituito tutto tramite un bonifico, che ha emesso e poi bloccato. Non ho mai visto un euro. Ho chiesto più volte il mio denaro e ho vissuto in una condizione veramente disperata, ma non ho ricevuto risposte. Queste persone non si sono fatte scrupoli: spero vivamente che la giustizia possa fare il suo corso e anche velocemente».

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