Macherio

La "De Carlini", un secolo di eccellenza

Dallo storico Angelo Cecchetti gli auguri a una delle colonne dell'azienda, Renzo De Carlini, che ha compiuto 102 ani.

La "De Carlini", un secolo di eccellenza
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La «Fratelli De Carlini» ha compiuto cento anni e una delle sue colonne portanti, Renzo De Carlini, ha festeggiato ben 102 anni.

La "De Carlini" ha compiuto 100 anni

Un doppio importante traguardo per la grande famiglia patriarcale De Carlini, macheriesi doc da oltre un secolo. Il capostipite Luigi, stuccatore, cementista, decoratore trasmise a otto degli undici figli (dieci maschi e una femmina) le sue grandi capacità artigianali, che permisero a figli, nipoti e ora pronipoti di far diventare la De Carlini un’industria conosciuta in tutto il mondo. Originario di Baggio, arrivò a Macherio nel 1921 da sfollato. Nel 1923 l’inizio dell’attività, come riporta l’iscrizione alla Camera di Commercio, «specializzata nell’esecuzione di lavori in cementi e stucchi decorativi, lavori di imbiancatura e verniciatura, nonché lo svolgimento di attività affini e similari».

Gli "Stucadur"

«Durante il giorno grandi faticatori, al calar della sera, allorquando qualcuno di loro entrava in una delle osterie del paese, “serenata serena”, lo spettacolo era assicurato - si racconta - Inventori infaticabili di barzellette, le accorciavano, le allargavano, le diluivano adattandole, con raro senso del ritmo e degli umori del pubblico, a ogni occasione. Sempre generosi verso compagni meno abbienti, legavano con tutti al di là dell’età, dell’ideologia, dell’estrazione sociale. Nel loro Dna stava scritto: amicizia. Erano anche eclettici, chi corse in bicicletta, chi suonò nelle prime orchestrine anni Venti e in seguito nella banda. Ebbero tutti lunga vita. Passa il tempo, cambiano usi e costumi, i luoghi di aggregazione non sono più quelli, ma i “Stucadur”, sotto qualunque cielo, sarebbero stati simpatici protagonisti, dispensatori di serenità».

La struttura aziendale

La loro abilità ed eccellenza è sempre stata decorare stucchi in gesso. L’azienda è specializzata in decorazioni e finiture di interni, e da allora prosegue un’intensa attività che l’ha portata a entrare in contatto con una ricca messe di esperienze, operando in tutto il mondo nella realizzazione di originali stucchi artistici, decorazioni ornamentali, rivestimenti parietali e lacche. «I maestri artigiani che collaborano con la nostra impresa edile danno forma a magiche scenografie che ricreano atmosfere del passato e del presente, dalla decorazione di complementi d’arredo ai trompe l’oeil». L'attuale struttura aziendale è il frutto dell'unione di tre differenti rami di impresa che spaziano dalle finiture di interni alle decorazioni artistiche di edifici e complementi di arredo alle ristrutturazioni di interni ed esterni per arrivare alle coperture per tetti, rappresentata dalle terrazze Deca, brevettate nel 1948 dal fondatore dell'azienda di via Vittorio Veneto.

I 102 anni di Renzo De Carlini

«Dal mercato locale si è passati a lavori prima in Europa poi in tutto il mondo per le decorazioni d’interni - spiegano gli eredi che portano avanti l’azienda da cinque generazioni - Ci siamo occupati, ad esempio, di tutti i restauri nella chiesa di Macherio». Testimone di questa grande eredità, Renzo De Carlini, sopravvissuto alla prigionia in Russia, e oggi 102enne in splendida forma: «Sono stato fortunato, sono riuscito a tornare a casa» ci racconta. Per 50 anni è stato presidente dei Combattenti e Reduci ed è presidente della Bocciofila Macheriese e socio del Cai. Sposato da 72 anni con Francesca Villa, nel 2021 è stato premiato dal Comune con una medaglia d’oro. E quando gli si chiede il segreto per arrivare a 102 anni, risponde con modestia e gratitudine: «E’ toccato a me».

Lo storico Angelo Cecchetti

"Mi è stato chiesto di scrivere due parole sul Renzo ma non posso parlare di lui se non racconto anche di quelli della sua classe Anno Domine 1921 - il racconto dello storico triuggese Angelo Cecchetti - Di questa annata molto numerosa faceva parte anche mio papà e nel corso degli anni passati ho avuto la fortuna e il gran piacere di partecipare a diverse feste di leva di questi ventunini. Ho rubato i loro dialoghi, i loro ricordi, le loro avventure, le loro vicissitudini quali testimoni di un tempo che fu. Hanno vissuto la miseria, la guerra, la resistenza e la ricostruzione, ma sempre è stato ben saldo in loro il volersi bene. Mi ricordo le cantate sul pullman durante le gite dove Luis Barbè alias Luigi Villa dedica la canzone all’Ambros alias Ambrogio Besana. In loro ho scoperto il vero significato della parola «Amicizia». Mi ricordo quando come presidente della Associazione Combattenti e Reduci di Macherio durante le feste del 25 Aprile o del 4 Novembre, Renzo ci diceva l’importanza del sacrificio anche se allora capivo solo il panino con la salamella, ma le sue parole mi sono rimaste in mente corroborate dal sostegno di mio papà. Qui mi fermo. Sono veramente felice di poter fare gli auguri al Renzo» pensando di fare cosa gradita anche a mio papà Carletu che insieme a tutti gli altri ventunini da lassù fanno a loro volta gli auguri".

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