La denuncia del Cobac: «Carenza di servizi sanitari e pochi posti negli ospedali»
Dopo la chiusura del presidio di via Verdi per i lavori di sistemazione

Un «grido d’allarme» sulle criticità dei servizi sanitari. Lo lancia il direttivo del Cobac - Comitato Ovest Brianza Antonio Colombo, che ha convocato una riunione straordinaria dopo la chiusura dei reparti di Riabilitazione cardiologica, respiratoria e neuromotoria dell’ospedale Trabattoni Ronzoni di Seregno e il trasferimento dei pazienti negli ospedali di Carate, Desio e Vimercate. La chiusura, che dovrebbe essere temporanea, è dettata dai lavori di sistemazione dello stabile di oltre 150 anni.
La denuncia del Cobac: «Carenza di servizi sanitari e pochi posti negli ospedali»
«Un altro grave colpo al sistema dei servizi ospedalieri e sociosanitari brianzoli, in particolare della Brianza Ovest dove è concentrata più della metà della popolazione della nostra Provincia, circa mezzo milione di abitanti», spiegano dal Cobac, sottolineando «una forte carenza di adeguati ed efficienti servizi sanitari, specialistici e territoriali» e che «da tanto tempo mancano una programmazione regionale in edilizia ospedaliera e interventi di ristrutturazione» negli ospedali di Desio e Carate.
Il Comitato, che «da dieci anni denuncia le carenze nei tre Distretti della Brianza Ovest», evidenzia la «notevole carenza di strutture riabilitative pubbliche, quella di Seregno era l'unica, e private-convenzionate», oltre «all’insufficienza storica di posti letto ospedalieri», aggravata dalla chiusura dell'ospedale di via Verdi.
Fra i nosocomi di Desio e Carate circa 350 posti per mezzo milione di persone, con un indice di 0,7 ogni mille abitanti, «ingiusto e insopportabile rispetto all’indice di 2,5 dell’intera Provincia e 3,8 in Lombardia. Così il 70 per cento dei pazienti della Brianza Ovest, di cui circa 100mila over 65 anni, è costretto ad andare fuori zona o fuori provincia per ottenere prestazioni specialistiche in strutture sanitarie, pubbliche o private, penalizzando fortemente una popolazione laboriosa che contribuisce fiscalmente ad uno dei più alti Pil d’Italia».
Il Cobac fa propri gli ordini del giorno già approvati in Consiglio comunale e provinciale e lancia un appello alle istituzioni, alle forze politiche e sociali «per far fronte tutti insieme a queste gravi criticità e trovare una soluzione».
Le proposte? «Finanziare una nuova struttura specialistica di riabilitazione di 120 posti letto a Seregno e ristrutturazioni idonee in posti letto, personale e tecnologie negli ospedali di Carate e di Desio, con uno studio progettuale per il raddoppio a 500 posti».