La dote di Pedemontana
In dirittura d’arrivo l’accordo con Apl per gli interventi di compensazione della tratta C
Un pacchetto di opere compensative «verdi» fino al raggiungimento della quota a disposizione, di circa 4milioni e 100mila euro.
Questo l’oggetto del masterplan elaborato dall’Amministrazione comunale di Vimercate. A mettere i soldi, però, non sarà Palazzo Trotti, ma Apl (Autostrada Pedemontana Lombarda).
La dote di Pedemontana
Si tratta infatti di interventi che andranno a ripagare il territorio per l’impatto che, anche e soprattutto su Vimercate, avrà la tratta C di Pedemontana. Tratta che terminerà proprio a Vimercate e, nello specifico, a Velasca; e da qui, per ora solo sulla carta, partirà l’ultima tratta, la «D breve», da Vimercate fino ad Agrate.
La bozza di protocollo d’intesa, licenziata nei giorni scorso dalla Giunta comunale, prevede quindi una serie di interventi, che verranno sottoposti ad Apl e che andranno soprattutto a potenziare la mobilità dolce (bici e pedoni) e a realizzare nuove aree verdi; con anche operazioni di depavimentazione, ossia ritorno a verde di aree ora cementificate.
«L’idea progettuale - si legge nelle linee guida del masterplan - è la creazione di connessioni locali per la mobilità dolce capaci di mettere in collegamento gli spazi naturali con valenza ambientale ed ecologica del comune». Il tutto sfruttando in particolare l’enorme potenziale del Parco Pane che, come noto, subirà il grosso impatto di Pedemontana.
Gli interventi
Ben 13 gli interventi che Palazzo Trotti ha identificato fino a raggiungere l’importo di 4milioni e 100mila euro messo a disposizione da Apl. Interventi che, nelle intenzioni, andranno a risolvere anche problemi cronici per Vimercate. A cominciare dal primo della lista, la situazione di via Santa Maria Molgora. Qui i fondi di Apl serviranno per la realizzazione di una ciclopedonale tra via Rovereto e via Bolzano (dove tra la fine del 2024 e il 2025 sorgerà una nuova rotatoria).
Il secondo intervento prevede il potenziamento dell’illuminazione della ciclabile che sempre da via Santa Maria Molgora porta al quartiere Torri Bianche. L’intervento numero 3 prevede, invece, un’operazione di depavimentazione dell’area ex Sp2, davanti alla vecchia Esselunga ceduta dalla Provincia al Comune. Qui verrà creata una nuova area verde.
Al punto 4 l’integrazione della ciclabile tra via degli Atleti e via Galbussera con passaggio sul torrente Molgora e conseguente collegamento con il polo scolastico Omnicomprensivo. L’intervento 5, strettamente collegato al 4, prevede la prosecuzione con un percorso ciclopedonale all’interno del Parco del volo (di fronte all’Omnicomprensivo), per collegare il polo scolastico con il centro della città. Le opere attorno all’«Omni» verranno completate con il punto 6: realizzazione di un attraversamento rialzato lungo via Ravasi, teatro anche di molti incidenti.
Centrale nell’intera operazione il punto 7: la realizzazione di un nuovo parco urbano nella zona Nord della città. Un progetto da tanti anni nei cassetti di Palazzo Trotti e poi stralciato nel 2020 dal Pgt. Ora, con i soldi di Apl, si potrebbe fare, almeno in parte.
Il punto 8 riporta al «Parco del volo» e alla possibilità di inserire l’area verde di via Dei Mille all’interno della sentieristica ufficiale. Il punto 9, sempre nell’ottica di favorire la mobilità ciclabile, prevede la messa in sicurezza dell’attraversamento all’intersezione tra via Rota e via Lecco e la connessione tra via Trieste e l’ospedale cittadino.
L’intervento 10 riguarda via della Santa, strada di collegamento tra Oreno e Cascina del Bruno, che la precedente Amministrazione ha trasformato da carrabile a ciclopedonale, oggetto però in questi anni di ripetuti atti vandalici ai danni delle piante messe a dimora sul ciglio della strada. Il progetto prevede la piantumazione di filari di gelsi. Di riforestazione si parla anche al punto 11, che prevede la creazione di una nuova area verde a Nord di via Montalino per circa 13mila metri quadrati. Nuove piante e manutenzione del sottobosco anche per il punto 12, che riguarda le aree limitrofe alla Bananina (variante della Sp2).
Infine, l’intervento 13 che interessa Velasca, zona della città maggiormente impattata dalla tratta C di Pedemontana. Proprio nella frazione a Nord verrà infatti realizzato il maxi svicolo di collegamento tra la tratta C, la Tangenziale Est e, in prospettiva, anche la tratta D breve. La proposta prevede in particolare il completamento di un tratto di pista ciclabile lungo via Ungaretti. Come noto proprio la scorsa settimana l’Amministrazione comunale ha varato un piano di sensi unici e altre ciclabili nella frazione. Piano che non comprendeva via Ungaretti per gli alti costi di realizzazione. In questo caso infatti la ciclabile andrà realizzata all’esterno della sede stradale ricorrendo probabilmente anche all’acquisizione di aree dai privati.
L'auspicio
«Le opere di compensazione collegate alla tratta C erano state definite nel lontano 2009 quindi ampiamente superate - ha spiegato il sindaco Francesco Cereda - Abbiamo perciò proposto a Pedemontana di individuarne altre fino all’esaurimento della cifra a disposizione. Da qui la nascita del masterplan che stiamo completando e che poi sottoporremo ad Apl. L’auspicio è che tutte le opere possano essere finanziate con i 4 milioni e rotti. In caso contrario definiremo delle priorità».
Il sindaco ha comunque tenuto a precisare che la scelta di sedersi al tavolo con Autostrada Pedemontana riguarda solo ed esclusivamente la tratta C, ormai in fase di realizzazione. Nulla invece è cambiato rispetto alla contrarietà dell’Amministrazione vimercatese alla realizzazione della Dbreve, come detto per ora solo sulla carta.