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La fisioterapia dermatofunzionale in QiFisio di Vimercate

Una branca specialistica che si occupa della pelle: il centro medico e fisioterapico si dedicando alla valutazione e al trattamento dei disturbi fisico-estetici-funzionali derivanti da condizioni cliniche, patologie e interventi chirurgici

La fisioterapia dermatofunzionale in QiFisio di Vimercate
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La fisioterapia dermatofunzionale è un ramo di specializzazione della fisioterapia clinica che si occupa del derma, ovvero della pelle. Quest’ultima ci riveste e rappresenta un importante filtro, ma non solo perché è anche uno specchio di quello che accade più in profondità dentro di noi. La fisioterapia dermatofunzionale è dunque preposta alla valutazione e al trattamento dei disturbi fisico-estetici-funzionali derivanti da condizioni cliniche, patologie, interventi chirurgici ed eventi che influiscono direttamente o indirettamente sull'integrità dell'apparato tegumentario. In altre parole, è una branca della medicina riabilitativa che interviene nei disturbi basati su alterazioni della funzionalità della pelle.
Il centro medico e fisioterapico QiFisio è in prima linea su questo argomento: al suo interno si trovano infatti tre figure professionali che hanno sostenuto corsi di formazione specifici in fisioterapia dermatofunzionale. Una di queste è proprio la dottoressa Francesca Faso, la titolare della struttura di Vimercate, e a lei ci siamo rivolti per approfondire la tematica.

Francesca, qual è il ruolo della fisioterapia dermatofunzionale?

Molte persone erroneamente immaginano che il lavoro del fisioterapista si concentri solo ed esclusivamente sui pazienti che soffrono di qualche limitazione fisica, o che stanno vivendo problemi motori dovuti a patologie dell’apparato muscolo scheletrico, traumi o incidenti. In realtà, grazie alle sue conoscenze specifiche in anatomia e fisiologia della pelle, il fisioterapista dermatofunzionale è in grado di valutare e pianificare un trattamento adeguato per moltissime patologie che riguardano il sistema tegumentario. Ovviamente, per fare questo al meglio, l'approccio sarà sempre di tipo multidisciplinare e, nello specifico, lavorerà fianco a fianco con nutrizionisti, psicologi, senologi, oncologi e chirurghi plastici.

Concretamente di cosa si occupano i professionisti in questa disciplina?

Il fisioterapista dermatofunzionale si impegna nella valutazione, cura e prevenzione degli squilibri funzionali ed estetici derivanti da patologie, interventi chirurgici e complicanze (traumatiche, post-operatorie), che influiscono direttamente o indirettamente sull'integrità e le funzioni della pelle. Le sue azioni terapeutiche sono pensate per favorire elasticità della cute, equilibrio del tono muscolare, aumento della microcircolazione, efficienza del sistema linfatico con effetti positivi anche su metabolismo, sistema immunitario e psiche. La fisioterapia dermatofunzionale interviene, esattamente come accade negli altri ambiti riabilitativi, per correggere disfunzioni e riabilitare i pazienti limitati da condizioni cliniche non favorevoli, utilizzando risorse che operano in modo non invasivo, migliorando la qualità di vita dei pazienti.

Quali sono le sue applicazioni principali?

I campi di intervento si dividono in due macro aree: un'area che potremmo definire più estetica (anche se per noi l'estetica è sempre collegata alla funzione) e l'area riparativa. L’area di estetica clinica lavora prevalentemente per soddisfare il più possibile una domanda di bellezza, salute e benessere della persona. Inoltre corregge i mutamenti evolutivi del tempo, promuovendo una visione di ringiovanimento, studiando e ricercando i processi catalizzatori della longevity. Interviene in disturbi come invecchiamento cutaneo (rughe, macchie, pelle devitalizzata), cellulite, smagliature, grasso localizzato, flaccidità (dermica e muscolare), edemi linfatici e/o venosi, pre e post-operatorio, oncologici, obesità e sindromi metaboliche. L’area riparativa è invece dedicata alla riparazione dei tessuti, all’integrazione delle sostanze perdute, alla riabilitazione delle funzioni d'organo, generalmente in seguito a traumi, malattie o difetti congeniti: ustioni, cicatrici, ulcere, ferite, necrosi tissutale.

In particolare può essere importante nel pre e post-operatorio?

Sì, perché l'intervento chirurgico è un danno tissutale indotto a scopo terapeutico che, anche se ben eseguito, può compromettere la normale funzionalità tissutale. Il fisioterapista dermatofunzionale agisce con tutte le risorse disponibili per ridurre al minimo questi cambiamenti, sia prima che dopo l’operazione chirurgica. Ad esempio, in casi come l’addominoplastica, preparerà la pelle del paziente per garantire maggiore idratazione e migliore circolazione, oltre a tonificare i muscoli, determinando maggiori scambi metabolici per ridurre gli effetti dell'intervento chirurgico. Nel post-operatorio l'obiettivo sarà, invece, ridurre gli edemi e il dolore, oltre ad aumentare l'ossigenazione dei tessuti colpiti ed è indispensabile una conoscenza anatomica e fisiologica per riconoscere i cambiamenti fisiologici e di topografia anatomica determinati dall’intervento chirurgico.

Le tecniche utilizzate dal fisioterapista dermatofunzionale si distinguono in terapie fisiche, manuali ed esercizio terapeutico. Ci puoi spiegare le prime?

L’applicazione di agenti fisici ai tessuti biologici è tra le più antiche pratiche riconosciute dalla medicina. Oggi, con lo sviluppo delle biotecnologie, utilizziamo apparati biomedicali specifici che mirano in generale all'aumento del metabolismo locale, alla dilatazione dei vasi sanguigni ed alla neoangiogenesi, alla rigenerazione dei tessuti, alla neocollagenesi e la neoelastinogenesi, alla neuro ed immunomodulazione, al controllo del dolore e al trasferimento foretico di cosmetici o farmaci specifici. In studio noi utilizziamo spesso appa recchiature come LPG, tecarterpia , onde d'urto e ultrasuoni.

E ora tocca alle terapie manuali…

Mirano al miglioramento degli edemi, l'idratazione della zona, aumentano la velocità di guarigione, la vascolarizzazione venosa e arteriosa e favoriscono l'assorbimento di ematomi ed ecchimosi. Servono anche a migliorare la sensibilità nell’area in seguito ad un intervento chirurgico con una azione dermoneuromodulante. Tra le tecniche più conosciute c'è sicuramente il linfodrenaggio manuale che noi spesso associamo a bendaggi funzionali specifici per potenziare l'efficacia.

Chiudiamo con l’esercizio terapeutico: in cosa consiste?

Tutte quelle tecniche che prevedono la somministrazione di esercizio fisico a scopo terapeutico ovvero l’integrazione tra movimento, postura e attività fisica che permette al fisioterapista di riabilitare una funzione persa e quindi prevenire lo strutturarsi della condizione disfunzionale. Un esempio pratico di tecniche di esercizio terapeutico comuni alla fisioterapia dermatofunzionale sono i trattamenti di ginnastica specifica nella cura e nella riabilitazione della diastasi dei retti addominali ma anche tutti i protocolli di esercizio fisico che mirano alla gestione della paziente con cellulite o più correttamente con Panniculopatia Eedemato Fibro Scerotica. L’esercizio terapeutico in fisioterapia dermatofunzionale è molto praticato anche con i pazienti obesi e metabolici, con gli oncologici, con i post chirurgici e con tutti quei pazienti affetti da condizioni sistemiche infiammatorie che minano la qualità della vita degli stessi.

QiFisio è in Viale Iginio Rota 26 a Vimercate
Tel. 349.3295401 · Mail: info@qifisio.it
www.qifisio.it
Direttore Sanitario: dott.ssa De Falco Gabriella
Titolare: dott.ssa Faso Francesca

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