La gioielleria Varallo chiude dopo 60 anni
Prima l'orologeria Balì, ora un'altra attività storica che a Monza abbassa la serranda. Era stata fondata nel 1965 a San Fruttuoso dal nonno dell’attuale proprietario Sergio
Un'altra gioielleria che chiude. Una storia lunga 60 anni che ha attraversato mode e tempeste, ma che ora è arrivata alla fine. Dopo la storica orologeria Balì di via Mantegazza a Monza che il 28 dicembre chiuderà i battenti, c’è un’altra attività che ha deciso di abbassare la serranda per sempre dopo oltre mezzo secolo.
Chiude la storica gioielleria
Una scelta sofferta, ma necessaria, anche quella della «Gioielleria Varallo», una piccola perla incastonata tra via San Giovanni Bosco e via Teodolinda, nel centro di Monza.
«Sessant’anni di storia e di successi sono un traguardo importante per un’attività. La prima parte, l’hanno scritta i miei genitori, mentre io mi sono occupato della seconda, forse la più difficile, forse la più tortuosa - ha raccontato Sergio Varallo, nel salutare i clienti storici - Un tempo le buone idee e la volontà, l’onestà e la dedizione al lavoro, portavano al successo. Oggi quei valori di un tempo non sono vincenti come allora: le mode, i momenti, sono più rapidi, è un susseguirsi di sereno e tempesta, e mai come oggi va detto che non tutto dura per sempre...».
Una storia che inizia a San Fruttuoso nel lontano 1965 quando il nonno dell’attuale titolare iniziò un’attività che allora era di riparazione di orologi e sveglie. Ci vorranno altri 40 anni però perché l’attività lasci il quartiere. «Mia mamma e mio papà l’hanno gestita assieme fino al 2006 quando mio papà ha lasciato le redini a me - spiega Sergio Varallo - A quel punto ho aperto in centro e abbiamo tenuto due negozi: in uno stavo io e nell’altro la mamma, fino a quando ne è rimasto uno solo, questo in centro. Mi ci sono dedicato con orgoglio e impegno assieme a mia moglie e a mia mamma che però ora è arrivata al traguardo della pensione».
Una storia di famiglia
La storia scritta dalla storica gioielleria risuona oggi negli aneddoti che i clienti stanno raccontando al titolare: «Le persone che incontro mi raccontano di quanti Natali sono stati segnati da un pacchettino prezioso di “Varallo” sotto l’albero - ha chiosato - A loro voglio dire grazie. Grazie per il vostro immenso affetto che ancora oggi manifestate con le vostre parole, ricche di emozioni, che ci fanno capire che alla fine un segno lo abbiamo lasciato!».
Oggi le abitudini sono cambiate. «Una volta c’era l’orefice di famiglia come c’era il medico, con il post Covid sono cambiate molte cose, lo smart working, gli acquisti online, insomma si sono modificate le abitudini».
Dopo ogni fine, però, c’è sempre un nuovo inizio e anche per Sergio Varallo sarà così: «Questa decisione non è da me vissuta come un lutto, ma come una gioia. Quella gioia che ha portato a termine un percorso iniziato da mio nonno nel lontano 1965 quando iniziò riparando le sveglie. Per me non sarà una “fine” ma un nuovo inizio. Adesso sono rimasto solo, i miei figli sono ancora giovani e così mi sono sentito che era arrivato il momento di dedicarsi ad altro. Non lascerò il mondo della gioielleria che è quello che amo, ma che non farò più qui».