Lentate sul Seveso

La Giunta nega il patrocinio al concerto per la pace dell’Anpi, scoppia la polemica

L’associazione ha lanciato un’iniziativa simbolica per pagare i 300 euro per l’utilizzo del Centro civico Terragni

La Giunta nega il patrocinio al concerto per la pace dell’Anpi, scoppia la polemica
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La Giunta di Lentate nega il patrocinio al concerto per la pace dell’Anpi, che lancia una sorta di raccolta fondi per pagare i 300 euro per l’utilizzo del Centro civico Terragni.

La Giunta nega il patrocinio al concerto per la pace dell’Anpi, scoppia la polemica

Non si è mai realmente ricucito lo strappo tra l’Amministrazione comunale e la sezione cittadina dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Una spaccatura iniziata il 25 Aprile 2018, dopo la decisione del sindaco Laura Ferrari (Forza Italia) di «annullare» la Liberazione non organizzando alcuna cerimonia ufficiale. E che sembrava essere stata in qualche modo superata negli anni scorsi, fino alla «pace» suggellata il 25 aprile dell’anno scorso, in piazza Fratelli Cervi, con il primo cittadino e il presidente dell’Anpi lentatese, l’ex sindaco Riccardo Brunati, l’una accanto all’altro a parlare del significato di questa data, dei valori di libertà e di democrazia.

Più che rappresentare la fine delle ostilità, con il senno di poi quell’episodio andrebbe interpretato come una sorta di armistizio, una tregua durata circa un anno. Nei giorni scorsi la Giunta ha infatti deciso di non sostenere l’iniziativa organizzata dall’Anpi per mercoledì 24 aprile alle 21, il concerto «Note di pace», un percorso musicale tra le canzoni dei cantautori italiani e internazionali che hanno dedicato i propri versi al tema della pace, dei diritti umani e della libertà, con l’acoustic cover band «The Relatives».

Una scelta diversa da quella presa a gennaio, in occasione di un altro evento promosso dall’associazione per la Giornata della Memoria, la presentazione del libro «Sempre con me - La lezione della Shoah» di Emanuele Fiano, ex deputato del Partito Democratico. In quell’occasione la Giunta aveva concesso il patrocinio e quindi dato il via libera all’utilizzo gratuito del Centro civico Terragni (anche se non all’unanimità: l’assessore alla Cultura Matteo Turconi Sormani, infatti, non aveva partecipato alla votazione).

Stavolta, invece, è arrivato il no al patrocinio e questo significa che l’Anpi dovrà sostenere la spesa per il Centro civico Terragni, quasi triplicata dopo i rincari delle tariffe per l’utilizzo dei locali comunali voluti dalla Giunta a dicembre dell’anno scorso: da 111 euro la sala in via Monte Santo è passata a costare infatti 300 euro.

«Non sappiamo le motivazioni che hanno indotto il sindaco e il resto della Giunta a non patrocinare un’iniziativa in vista della celebrazione del prossimo 25 Aprile, ci è arrivato uno scarno comunicato firmato da un funzionario comunale con cui si autorizza l’utilizzo del Centro Civico Roberto Terragni il giorno 24 aprile al costo di 300 euro - commenta con amarezza il presidente Brunati - Il nostro rammarico è grande perché pensiamo che, dopo due anni dall’invasione russa dell’Ucraina e dopo sei mesi dall’attacco terroristico di Hamas contro Israele, dopo le morti e le sofferenze della popolazione civile palestinese, un’iniziativa culturale che facesse rilevare, con le parole scritte dai poeti della musica, come la guerra non sarà mai la soluzione in grado di garantire il progresso civile, democratico e sociale, avrebbe potuto raccogliere il favore di tutti. Purtroppo ci siamo illusi, ma non per questo siamo rassegnati. Certo è un paradosso che in passato i soldi di tutti i cittadini siano stati utilizzati dall’Amministrazione per il compenso di professionisti invitati in alcune occasioni, come Vittorio Sgarbi (che in realtà poi non era venuto a Lentate a causa dello scoppio della pandemia da Covid, ndr) o Roberta Bruzzone, e quando invece un’associazione promuove un evento culturale a costo zero per il Comune deve addirittura pagare la sala. Crediamo che chiunque debba essere libero di esprimere le proprie idee e che per gli eventi organizzati da partiti politici o da associazioni non si debbano chiedere soldi per gli spazi. Purtroppo constatiamo amaramente che la democrazia ha un costo, speriamo che un domani si comprenda che qualsiasi pensiero o posizione è un valore aggiunto».

La sottoscrizione simbolica

Ad ogni modo l’Anpi non si è arresa e ha infatti deciso di realizzare comunque l’iniziativa, «mettendo in evidenza anche il fatto che per poter esprimere quello in cui crediamo occorre sborsare al Comune una cifra considerevole», sottolinea Brunati.

Spiega quindi come appoggiare il sodalizio, dando un contributo per il pagamento della somma: «Abbiamo pensato di lanciare una sottoscrizione simbolica chiedendo almeno un euro a persona per sostenere il costo che dovremo pagare all’Amministrazione comunale. L’impegno che chiediamo è poca cosa rispetto a quello di chi ha lottato ed è morto per ridarci la libertà. Sarà possibile versare il contributo recandosi alla bottega di Xapurì in via Papa Giovanni XXIII 20, da martedì a sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.30».

Sulla questione il sindaco Ferrari ha dichiarato con fermezza che «è giusto che ogni spazio comunale, che richiede pulizia e manutenzione, abbia un costo, così come è legittimo che un’Amministrazione decida se un progetto è meritevole di patrocinio oppure no, in base alle proprie idee e convincimenti. Lo abbiamo concesso per la presentazione del libro di Fiano, non per questo concerto, sul quale tra l’altro, nonostante avessimo chiesto informazioni aggiuntive, non ci sono stati forniti dettagli». Tende comunque la mano a Brunati: "Proprio oggi (giovedì scorso, ndr) gli ho fatto recapitare l’invito a partecipare alla cerimonia del 25 Aprile".

(in copertina il sindaco Laura Ferrari e il presidente dell’Anpi, Riccardo Brunati, nella foto al 25 Aprile dell’anno scorso)

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