La lezione di vita di Ciro innamorato della boccia paralimpica

Il 31enne lesmese Montanino e’ un atleta paralimpico

La lezione di vita di Ciro innamorato della boccia paralimpica
Pubblicato:
Aggiornato:

La lezione di vita di Ciro Montanino, innamorato della boccia paralimpica.

Un campione dello sport ma, soprattutto, nella vita.

Una grande testimonianza di coraggio nel saper affrontare la malattia sempre con il sorriso sulle labbra e con grande forza d’animo.

Una favola bellissima

Una favola bellissima quella che ha per protagonista il 31enne peregallese Ciro Montanino. L’atleta , affetto da «tetraparesi spastica» dalla nascita, è un vero mago della boccia paralimpica.
Talmente bravo che, insieme al collega Pietro Melone, rappresenterà l’Italia al «World Open», cioè ai mondiali di specialità che si svolgeranno dal 24 al 29 Aprile a Montreal, in Canada.

La disabilità non mi ha impedito di condurre una vita normale

"La disabilità non mi ha impedito di condurre una vita normale e di raggiungere anche piccole vittorie come questa convocazione in nazionale o, ad esempio, partecipare, due anni fa, al programma Erasmus che mi ha permesso di studiare e vivere da solo per ben cinque mesi a Madrid - ha raccontato il giovane - Sono un tecnico informatico, lavoro in un’azienda di impiantistica ormai da 10 anni. Contemporaneamente, in questi anni, ho frequentato l’università e ora sono a 4 esami dalla laurea triennale in Informatica all’Università di Milano-Bicocca".

L'INTERVISTA INTEGRALE LA POTRETE TROVARE SUL GIORNALE DI VIMERCATE IN EDICOLA DA OGGI, MARTEDI'

Seguici sui nostri canali
Necrologie