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La Lombardia verso la zona bianca: ma quando? Cosa dicono i numeri

Il punto della situazione per la nostra Provincia guardando i dati aggiornati.

La Lombardia verso la zona bianca: ma quando? Cosa dicono i numeri
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Una certezza già c’è oggi: i numeri continuano a calare, e notevolmente. Questo nonostante già dal 26 aprile ci siano state grandi aperture in tutta Italia. In Lombardia, in particolare, negli ultimi giorni l'incidenza dei positivi sui tamponi effettuati è scesa sotto il 2% e i ricoveri sono in calo costante da parecchi giorni.

Cosa è cambiato rispetto ai mesi scorsi?

Potremmo elencare una serie di ragioni e concause per spiegare perché, anche ora che tutto sta gradualmente riaprendo, i numeri dei contagi, degli ospedali e finalmente anche dei decessi continuano a scendere velocemente. Due però sono i pilastri di questo vero arcobaleno: vaccinazioni e bella stagione, con conseguente tempo passato all’aria aperta.

La zona bianca per la Brianza e la Lombardia non è più un miraggio

Nel consueto appuntamento del venerdì, dove il Comitato Tecnico Scientifico analizza i dati e in seguito il Ministro Speranza emette le Ordinanze per “i colori delle regioni”, domani, 21 maggio, verrà dichiarata tutta Italia zona gialla (per la prima volta). Nell’ultimo Decreto del Governo Draghi sono cambiati i parametri per accedere alle fasce colorate (qui potete leggere tutte le nuove disposizioni), e già da inizio giugno le prime regioni potranno passare in zona bianca. Per la Lombardia la data che “si mormora” con sempre maggior contezza dei fatti è quella del 14 giugno. Per arrivare alla zona bianca, parametri alla mano, la nostra Regione deve avere una incidenza inferiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive.

Cosa cambia in zona bianca?

Per le Regioni che passeranno in zona bianca, dopo l’ultimo Decreto Covid pubblicato in Gazzetta Ufficiale martedì 18 maggio, il coprifuoco sparirà in anticipo: le prime tre regioni che probabilmente passeranno in zona bianca dal 2 giugno, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, varranno solo le “solite” regole di comportamento (mascherina e distanziamenti).

Ma come è la situazione sul fronte epidemiologico nella nostra provincia?

A quasi un mese dalle riaperture, in vigore dallo scorso 26 aprile, la curva brianzola continua fortunatamente a non evidenziare alcuna criticità, anzi. L’incidenza nella nostra provincia, secondo i dati messi a disposizione quotidianamente dal dottor Paolo Spada – medico dell’ospedale Humanitas di Rozzano – su Pillole di Ottimismo, è pari a 67, inferiore a quella nazionale di 70 casi ogni 100mila abitanti (aggiornato al 19 maggio).

Anche dal punto di vista dell’occupazione ospedaliera per malati covid, i dati sono finalmente confortanti. La situazione in Brianza sta migliorando: la soglia ospedaliera lombarda attualmente è a 182 (posti letto in area critica e non critica per 100mila abitanti) e la nostra provincia è ben al di sotto dell’occupazione per malati covid.

Anche il numero di nuovi casi è in calo nelle ultime due settimane.

Ottime notizie anche sul fronte vaccinazioni

Procede intanto a ritmo sostenuto la campagna vaccinale in tutta la Regione, con la provincia di Monza e Brianza che che ha una percentuale di  cittadini vaccinati, rispetto alle prime dosi, del 40% (dato aggiornato a ieri, mercoledì 19 maggio). Nel dettaglio, su una popolazione target di 749.170 cittadini, hanno già ricevuto la prima dose in 299.633, la vaccinazione completa  119.858 persone.  Il Comune con più vaccinati rispetto alla popolazione target resta vedano al Lambro che ha raggiunto quasi il 50%.

Prenotazioni per gli over 40

Dalle 22 di ieri, mercoledì 19 maggio (in leggero anticipo) si è inoltre aperta la campagna vaccinale anche per la fascia over 40 (già quasi un terzo degli aventi diritto in quella fascia si è iscritto a poco più di 12 ore dall’apertura delle prenotazioni).

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