Il buono pasto per gli insegnanti dell’Istituto comprensivo di Verano che fanno anche lezione al pomeriggio è diventato, da settembre, a tariffa piena: 6 euro. Uguale a quello dei bambini non residenti. E’ troppo caro però per i docenti, che hanno deciso di creare una piccola cucina all’interno della scuola.
Buono pasto a prezzo pieno
Tariffa piena per il buono pasto degli insegnanti, non in servizio durante la mensa, ma che ne usufruivano prima di tornare in classe per le ore di lezione del pomeriggio. Una novità voluta dall’Amministrazione che sta sollevando diverse polemiche: in sala consiliare ma anche tra i professori. Scelta discussa che si è però risolta con una trovata degli insegnanti: hanno creato una piccola cucina a scuola, dove mangiare, prima delle lezioni pomeridiane.
Discussione in Consiglio
L’Amministrazione comunale ha deciso di far pagare ai docenti e personale della scuola l’intera tariffa prevista per gli studenti non residenti, ovvero 6 euro. Della questione si è discusso anche in Consiglio comunale. Il sindaco Samuele Consonni ha spiegato, rispondendo ad una interrogazione presentata da Simona Palmieri, con la quale sono state chieste informazioni dettagliate su tutto il servizio di somministrazione che il Comune offre a studenti, insegnanti e dipendenti comunali, dall’appalto alla gestione.
Le spiegazioni del sindaco
«I docenti sono dipendenti del Ministero e per contratto hanno diritto al pasto solo se sono in servizio di sorveglianza durante il tempo mensa. In questi casi, il Ministero versa un contributo al Comune- ha precisato il sindaco – Per il resto del personale scolastico, non è previsto alcun buono pasto. E anche qualora lo fosse, essendo dipendenti ministeriali, la competenza spetterebbe al Ministero. Detto ciò, l’Amministrazione si è detta disponibile ad offrire la possibilità di accedere al servizio ai docenti che fanno anche il pomeridiano, a condizione della copertura integrale del costo del pasto. È una scelta dell’Amministrazione, non un obbligo. Abbiamo deciso di aprire questa possibilità, pur sapendo che non rientra tra i doveri istituzionali del Comune. Lo abbiamo fatto per una questione di equità: non sarebbe accettabile garantire un pasto a condizioni agevolate a chi non ne ha diritto contrattuale, mentre le famiglie residenti e non contribuiscono regolarmente al servizio. Il contributo di 6 euro chiesto a copertura è paragonabile alla tariffa applicata agli utenti non residenti, e garantisce un pasto caldo a condizioni difficilmente reperibili sul mercato esterno».
La contro scelta fatta da preside e insegnanti
Di fronte a questa possibilità però nessuno degli insegnanti interessati, circa una decina, ha aderito all’offerta del Comune. La nuova tariffa non è affatto piaciuta nè al dirigente scolastico Giuseppe Scaglione, nè agli insegnanti che si sono attivati diversamente.
«Finora il Comune applicava la stessa tariffa dei dipendenti comunali ai docenti che si fermavano in mensa perché in servizio sia di mattina sia di pomeriggio, ma non in vigilanza della classe durante il tempo della mensa – ha spiegato Scaglione – Percepivamo il contenimento dei costi finora praticato come un segno di attenzione da parte dell’Amministrazione per il lavoro che la scuola compiva a beneficio del servizio comunale della mensa. Quest’estate il sindaco ha deciso di praticare a questi docenti il costo che sostengono i bambini non residenti a Verano. Si tratta di una scelta legittima, dato che dovrebbe essere anzitutto il Ministero a preoccuparsi del pasto di chi – sostanzialmente – lavora a tempo pieno. Una scelta magari non piacevole, ma che non contestiamo. Come educatori, coltiviamo una mente positiva e cerchiamo di trasformare i problemi in opportunità. Non scendiamo più in mensa, ma abbiamo cominciato ad attrezzare un piccolo spazio come refettorio per il personale docente e non docente. Un posto dove ricaricare il corpo ma anche la mente tra un momento di lavoro e l’altro, secondo l’esempio che abbiamo osservato anche in Canada».
E’ stata quindi improvvisata una piccola cucina: per ora c’è già il frigo, il microonde, tavolo e sedie.