Desio

La Piralide divora la siepe di Villa Tittoni

Preoccupano le condizioni del bosso del cortile d’onore distrutto dal proliferare del parassita asiatico e dal caldo

La Piralide divora la siepe di Villa Tittoni
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La Piralide del bosso ha letteralmente devastato la storica siepe della corte d’onore del parco di Villa Tittoni a Desio, all’ingresso della storica dimora.

La Piralide divora la siepe di Villa Tittoni

Nei giorni scorsi il particolare non è sfuggito ai desiani. La bellissima siepe ridotta a uno scheletro secco e ingiallito, a cui si è anche aggiunto il caldo torrido di agosto. Il parassita di provenienza asiatica ha attaccato in modo pesante la siepe decorativa, un danno che si aggiunge al disastro che ha interessato il parco, provocato a fine luglio dalla violenta ondata di maltempo (da quel momento è chiuso e non si intravede una data per l’apertura, con oltre un centinaio di alberi colpiti).

Certo, il problema della Piralide che intacca e distrugge le siepi di bosso da anni ormai non riguarda solo Desio, ma gran parte d’Italia, giardini pubblici e privati compresi. Un caso di cui, comunque, si sta occupando l’agronomo del Comune, Ambrogio Cantù.

«E’ stato accertato l’attacco infestante da Piralide, che ha notevolmente compromesso la vitalità del bosso. L'agronomo ha già avuto un colloquio con il direttore tecnico della ditta del verde dando disposizione circa le modalità di intervento e soprattutto dell'urgenza. Occorre intervenire al più presto – spiega l’assessore all’Ambiente e vicesindaco, Andrea Villa, evidenziando le indicazioni ricevute dall’Ufficio tecnico - Abbiamo dato assoluta priorità ai lavori previsti».

L'intervento

Questi consistono in una leggera potatura di 10/15 centimetri e in un trattamento antilarvale.

«Se necessario sposteremo una squadra di operai dagli altri cantieri che stanno operando in questo momento su Desio», aggiunge. Lunedì 4 settembre sul posto c’erano l’agronomo con i tecnici del Comune, in settimana l'intervento è stato eseguito.
Le foto del disastroso stato del giardino, nei giorni scorsi sono rimbalzate sulle pagine social tra lo sdegno dei cittadini. Tra questi l’ex assessore alla Cultura Cristina Redi, che ha scritto: «Vedere la bellissima siepe labirinto conciata in questo modo è davvero un colpo al cuore».

Coppi spostati, infiltrazioni, infissi e intonaci rovinati: due milioni di danni per la dimora del Piermarini

Intanto in città prosegue la conta dei danni dopo il maltempo del mese scorso.

I maggiori danni il maltempo li ha fatti in Villa Tittoni: ben due milioni di euro pesano sulle casse comunali. La storica dimora, il gioiello della città, è stata colpita in modo pesantissimo. Nell’elenco dei beni pubblici il conto è veramente salato, tra scuole, case comunali, centro sportivo, palazzetto dello sport In tutto sono tre milioni e mezzo (per l’esattezza 3.555.000 euro), e solo due dovranno essere spesi per la villa. Restano poi fuori dal conteggio i parchi e i giardini pubblici.
L’assessore ai Lavori pubblici, Martina Cambiaghi, in queste settimane ha fatto il punto con i tecnici, andando a verificare nel dettaglio tutte le parti che sono state rovinate da grandine e vento.

«Abbiamo constatato i danni che sono soprattutto legati a infiltrazione d’acqua – ha spiegato Cambiaghi – Ci sono persiane scardinate, l’intonaco è stato rovinato dalla grandine, coppi del tetto spostati. Tutti i danni, insieme a quelli che riguardano gli altri beni pubblici, li abbiamo inseriti nella denuncia di sinistro che abbiamo presentato all’assicurazione e ora aspettiamo l’uscita del perito».

La somma servirà per il fissaggio di tutte le persiane dei piani alti del corpo centrale della villa e la riparazione dei sistemi di chiusura (cerniere, maniglie), ma anche dei vetri che sono stati infranti. Molti degli infissi sono stati scardinati e diversi dei serramenti dovranno essere sostituiti. Gli effetti del maltempo hanno lasciato il segno e coinvolto le travi di legno e gli stucchi degli intonaci. Danni anche alla copertura. Dovranno essere sistemate diverse porzioni del corpo centrale e del corpo est. Qui i coppi sono stati rimossi dal vento, ci sono lastre di eternit a vista e la presenza di buchi nel manto di copertura.

La grandine ha anche fatto danni nella facciata nord del corpo centrale della storica dimora settecentesca. Le infiltrazioni non hanno risparmiato le finiture interne, che dovranno essere restaurate. Nel conto anche la verifica del fissaggio delle statue del corpo centrale. Un impegno non indifferente che sta mettendo a dura prova l’Amministrazione comunale, se si aggiunge che il parco è ancora chiuso a distanza di un oltre un mese dall’evento eccezionale di maltempo. Almeno 120 gli alberi colpiti, tra quelli da monitorare e quelli da abbattere. La verifica è in corso e non si sa quanto durerà ancora.

"Bisogna agire con cautela"

«E’ un parco storico – ha affermato il sindaco, Simone Gargiulo – Bisogna agire con molta cautela. C’è stata una devastazione e le conseguenze per la città sono state molto pesanti. Stiamo lavorando, in ogni caso per la villa non è pregiudicato l’utilizzo».

Gli altri danni

Per quel che riguarda gli altri beni pubblici 5mila euro serviranno per la sistemazione della recinzione distrutta dalla caduta di alberi di grosse dimensioni per il Cdd di via Santa Liberata, dove ci sono state anche infiltrazioni. I danni per il palazzo comunale ammontano a 300mila euro. Qui si dovrà procedere con la sostituzione del quadro elettrico, visto che ci sono parti non riparabili, ma anche con la sigillatura delle pareti vetrate, anche in questo caso per le infiltrazioni. Gli interventi al centro sportivo costeranno 100mila euro per la rimozione e la sostituzione della torre faro che è caduta. Ci sono ripristini da effettuare in vari campi, va sistemato il tendone del palaghiaccio e va riparato un macchinario del campo da tennis. Pesanti gli effetti al palazzetto Aldo Moro per cui è prevista una spesa di 300mila euro. Dovranno essere effettuate verifiche strutturali e nella zona dovranno essere sistemate porzioni di copertura degli edifici su cui sono caduti alberi di grosse dimensioni. In questo caso l’ex Agenzia delle entrate, il centro diurno anziani e il palazzetto Aldo Moro. Le infiltrazioni e i danni alle coperture richiederanno una spesa di 20mila euro per la caserma dei Carabinieri, 30mila euro per l’ex Tribunale e 20mila euro per il centro tutela minori in via Arienti.

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