No secco

La politica non rinuncia ai suoi parcheggi gratis

Il consigliere Piffer voleva che si desse l’esempio: «Per rispetto ai cittadini». E' arrivato un secco no

La politica non rinuncia ai suoi parcheggi gratis
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Lasciare i parcheggi riservati (e gratuiti) sotto il Comune? La politica a Monza ha detto di no. I consiglieri di Centrodestra e Centrosinistra uniti per mantenere il loro benefit. No secco alla mozione di Paolo Piffer che chiedeva di dare l'esempio.

Parcheggi gratis ai politici

La verità è che - fare a meno della macchina - a Monza è molto difficile e che al massimo per risolvere il problema del parcheggio in molti ricorrono alla moto (anche sindaco e vicesindaco fanno parte della categoria).
Far rinunciare quindi alla politica ai parcheggi gratuiti riservati sotto il Comune era di certo una missione impossibile, ma il consigliere comunale di Civicamente Paolo Piffer l’ha tentata lo stesso. Del resto come Don Chisciotte aveva già tentato (senza successo, ovviamente) qualcosa di simile con i biglietti gratuiti per il Gran Premio che di prassi ogni anno arrivano a Giunta e consiglieri comunali e che Piffer puntualmente rifiuta. L’invito però a evitare per tutti il cadeaux, nemmeno a dirlo, è sempre caduto nel vuoto. Così è successo anche per i parcheggi.

La mozione portata in Consiglio comunale lunedì 6 maggio 2024 per chiedere ai politici di dare l’esempio, condividendo coi cittadini il disagio di trovare parcheggio in centro o facendo il sacrificio di scegliere una mobilità alternativa, è stata bocciata.

La mozione Piffer sui parcheggi

Piffer chiedeva di rinunciare alla gratuità dei parcheggi, ma secondo il vicesindaco Egidio Longoni la mozione non era attuabile dal punto di vista tecnico. «Nella convenzione con i gestori del parcheggio di piazza Trento è prevista la cessione di 40 stalli per l’Amministrazione comunale, quindi i posti rimarrebbero comunque a disposizione h 24. Non amo la demagogia ingiusta», ha detto.
Piffer non l’ha presa bene: «Tutti ambientalisti con le auto e i parcheggi degli altri. Vi hanno messo tutti i parcheggi a pagamento e stanno provando a convincervi che a Monza ci si possa spostare con i mezzi pubblici o in bici. Probabilmente chi è convinto di questo non ha mai preso un bus o utilizzato una ciclabile per andare a lavoro in città», ha tuonato Piffer.
E ancora: «Chiedono ai cittadini di fare un sacrificio ma chi governa non ci pensa neanche a lasciare a casa la sua di auto, e tanto meno a rinunciare al parcheggio gratuito in centro (forse i 6/7 mila euro al mese di stipendio per sindaco e assessori sono troppo pochi). Quello che loro chiamano “populismo” io la chiamo coerenza e senso di responsabilità nei confronti dei cittadini».

Le opinioni degli altri consiglieri

Anche davanti alla spiegazione di Longoni, Piffer ha rimarcato: «Gli stalli previsti in convenzione con il gestore del parcheggio si potrebbero destinare ai residenti in difficoltà, ai cittadini economicamente più fragili».

La sua arringa contro i parcheggi gratis non ha convinto nessuno, se non nel dare l'esempio Marco Pietrobon (consigliere Pd, che già gira per lo più in bici) e che ha rimarcato: «Concordo nell’idea di dare il buon esempio, ma la mozione non è applicabile». Legalmente infattibile e populista l’ha bollata anche Tullio Parrella di Azione, ma nemmeno il Centrodestra si è mostrato d’accordo. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Arbizzoni: «Anche noi siamo contrari all’estensione delle strisce blu, ma togliere questo benefit legato al mandato è una cosa da Cinque Stelle e non mi piace perché fomenta una cultura antipolitica che tanto male ha fatto al nostri Paese». Insomma Piffer ha messo maggioranza e minoranza d’accordo a votare no. E alla fine a favore ha votato solo lui.

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