Monza

La protesta dei residenti esasperati dal rumore dei treni

La situazione si è aggravata col maltempo di luglio che ha abbattuto il filare di alberi che "tamponava" i disagi

La protesta dei residenti esasperati dal rumore dei treni
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Impossibile tenere le finestre aperte, impossibile sentire il televisore e addirittura dormire: a San Rocco - Monza - i residenti delle vie Paisiello e D’Annunzio, sono esasperati. Le loro case costeggiano la ferrovia e chiedono a gran voce l’installazione di barriere antirumore.

Residenti esasperati dal rumore dei treni

Il problema del rumore è sempre stato evidenziato dai cittadini che vivono a sole poche decine di metri dai binari del treno. I residenti già in passato si erano riuniti in un «Comitato Antirumore No-Tav». Nel 2020 le barriere antirumore erano state annunciate da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) a San Rocco e su un lato di via San Gottardo. Poi nel 2021 era stata promessa  l’installazione di appositi pannelli fonoassorbenti, ma i lavori non sono mai partiti: si era in attesa di un progetto esecutivo che non si è mai concretizzato.

Il problema si è aggravato

Ora il problema si è aggravato: il nubifragio di fine luglio ha completamente abbattuto la fila di alberi che fungevano da «barriera naturale». Come raccontano i residenti di via Paisiello 32, quegli alberi erano stati piantati a loro spese quasi 30 anni fa: erano stati scelti i cipressi proprio perché sarebbero cresciuti velocemente e sarebbero diventati alti. E in effetti, in questi anni, hanno svolto la loro funzione «tamponando» i disagi.
Oggi, però, senza più il divisorio verde, i residenti si ritrovano a dover convivere con un rumore insopportabile. Palazzine e villette quotidianamente fanno i conti col frastuono causato dai convogli. Quelli merci fanno addirittura tremare la casa e d’estate, con le finestre aperte, non si sente neanche la televisione.

La protesta dei residenti

Qualcuno di loro ha provato a misurare i decibel con un’app per smartphone, ottenendo un valore tre volte più alto di quello che dovrebbe essere il limite di legge. Senza contare gli aspetti legati a salute e salubrità, con polvere e terra che entra in casa. A ogni passaggio di treno, infatti, si crea un forte spostamento d’aria che fa entrare nelle abitazioni strati di polvere nera, probabilmente deposito del pulviscolo che deriva dall’attrito delle ruote dei convogli sui binari.

"Servono barriere antirumore"

A tutto ciò si aggiungono dei lavori di manutenzione della linea ferroviaria, che vengono eseguiti di notte. Per tutta l’estate tecnici e operai hanno lavorato alla sostituzione dei piloni accanto ai binari: «Chiediamo all’amministrazione di intervenire prevedendo delle barriere antirumore, e chiediamo anche maggiore comunicazione. Per esempio, non abbiamo idea di quanto dureranno i lavori di manutenzione sulla linea e, di conseguenza, di quando potremo ritrovare un po’ di pace, almeno di notte» chiedono i residenti, radunati da Salvatore Russo, uno dei membri del direttivo della Lega cittadina.

Vibrazioni e crepe

A questi problemi di vivibilità si aggiungono i timori legati a vibrazioni e crepe: con il transito dei convogli e con il passaggio dei treni merci sempre più lunghi e pesanti, i cittadini denunciano gli aspetti legati alla sicurezza. Sia per ciò che concerne le ripercussioni e gli smottamenti sugli edifici, sia per quello che potrebbe succedere se i treni perdessero carichi o materiali pericolosi.
Infine, sempre pensando alla sicurezza, con una barriera si potrebbe evitare che persone a piedi entrino sui binari, soprattutto di notte: alcuni cittadini a volte notano figure umane in transito, con la conseguenza di avere i treni che fischiano per segnalare il pericolo, ancora una volta togliendo sonno e tranquillità ai residenti. Che chiedono a gran voce all’Amministrazione comunale di farsi carico del problema e prendere in mano una situazione che si trascina da anni ed è ormai diventata insostenibile per la comunità.

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