Manifestazione

La protesta della Polizia penitenziaria

Manifestazione davanti al carcere Sanquirico di Monza. La solidarietà dei lesghisti Monti e Arena

La protesta della Polizia penitenziaria
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Mattinata di protesta per la Polizia penitenziaria di Monza che ha incrociato le braccia contro le condizioni di lavoro peggiorate a seguito dell'epidemia

La manifestazione della Polizia penitenziaria

La protesta è andata in scena questa mattina davanti al carcere Sanquirico di Monza ed è stata organizzata dalla  polizia penitenziaria Uilpa. Oggetto del contendere le condizioni di lavoro, peggiorate in seguito alla pandemia da coronavirus.
Una manifestazione che ha avuto anche degli appoggi politici.
"Troppo spesso, quando si parla di carceri, ci si riferisce unicamente alla popolazione dei detenuti e si tende a di dimenticare chi in queste strutture ci lavora, spesso in condizioni tutt'altro che agevoli, esposti a rischi e tra mille difficoltà - ha rimarcato il vicecapogruppo della Lega  al Pirellone Andrea Monti, vicepresidente della Commissione Territorio e Infrastrutture di Palazzo Pirelli - A Monza c'è una popolazione carceraria che per l'80% è straniera, il che vuol dire che stiamo pagando noi cittadini l'alloggio a persone che potrebbero benissimo scontare la pena nei loro Paesi d'origine. Persone tutt'altro che pacifiche, visto che sono state ben quindici le aggressioni violente ai danni del personale penitenziario dall'inizio anno, episodi terminati con il ricovero in ospedale del personale di vigilanza carceraria. A costoro e alle loro famiglie ho portato la mia solidarietà, come rappresentante delle Istituzioni, facendomi carico delle loro rivendicazioni. Per questo motivo chiederò di convocare le parti interessati in Commissione al Pirellone, possibilmente in maniera congiunta con le Commissioni Territorio e Carceri, per capire come si possa migliorare il livello di vita di questi operatori e quali prospettive comporti il progetto di aumentare di 90 posti lo spazio carcerario, adibendo a nuovo uso l'area ex femminile. Voglio comprendere in che modo si intenda sfruttare questo spazio, dato che si parla di  incrementare ulteriormente la popolazione carceraria mantenendo però invariato il personale penitenziario attualmente disponibile"

La posizione dell'Amministrazione di Monza

Sul problema del sovraffollamento delle carceri è intervenuto  anche l'assessore alla Sicurezza di Monza, il leghista Federico Arena:
«Sul territorio monzese i dati della polizia locale sugli arresti e le denunce per episodi legati a spaccio e microcriminalità parlano chiaro e mettono in evidenza come questi reati siano commessi perlopiù da stranieri, spesso addirittura clandestini, questi dati infatti trovano conferma nei numeri del nostro carcere. Anche i nostri agenti, in alcune occasioni, sono stati vittime di aggressioni da questi soggetti, che poi all’interno del carcere mantengono comportamenti violenti, mettendo a rischio il personale di polizia penitenziaria".
Non è mancato poi un attacco prettamente politico. "I governi di Sinistra hanno pensato di risolvere il problema con gli svuotacarceri: l’unico risultato di queste scelte è stato quello di vanificare e ostacolare il lavoro delle Forze dell’ordine che spesso si ritrovano a fermare sempre le stesse persone già note. Le soluzioni invece sono l’aumento del personale delle forze di polizia, la costruzione di nuove carceri, regole più severe e soprattutto espulsioni coattive per i clandestini».
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