La richiesta dei comitati: "Si sospendano i piani attuativi in itinere"
Gli ambientalisti invitano la Giunta a perseguire concretamente l'obiettivo di consumo di suolo zero
Chiedono la sospensione di tutti i Piani attuativi in itinere per far sì che a Monza si possa parlare davvero di consumo di suolo zero e negativo.
La richiesta dei comitati
Un’istanza portata avanti dai rappresentanti del Coordinamento dei comitati e delle associazioni ambientaliste che, come spiegano, condividono con l’Amministrazione comunale «l’obiettivo di consumo di suolo zero e negativo (rigenerazione di suolo urbanizzato in suolo libero) come azione di contrasto al cambiamento climatico». Tuttavia ritengono che «per perseguire concretamente questo obbiettivo sia necessario che via sia una revisione critica di tutti gli Ambiti di Trasformazione (At) e di tutti gli Ambiti compatibili con la Trasformazione (AcT) non ancora approvati (Curbanizzabili»), in particolare per quelli su aree libere o a consumo di suolo».
"Si sospendano i piani attuativi in itinere"
I rappresentanti dei comitati sostengono infatti che sia in contrasto con l’obiettivo di suolo negativo il fatto di escludere dal progetto di revisione dell’uso dei suoli gli AT e gli AcT (oltre alle aree C e D a consumo di suolo per le quali è prevista la pianificazione attuativa), che da molti anni non sono ancora stati attuati e la cui approvazione prima della variante avviata comporterebbe un consumo di suolo sopra la soglia del 50 percento dell’intero territorio comunale e uno svuotamento dell’obiettivo perseguito con l’avvio della variante.
Per questi motivi chiedono che «nei prossimi mesi il Consiglio Comunale adotti una delibera di indirizzo con la quale sospendere tutti i Piani attuativi in itinere rimettendo una loro verifica all’interno del procedimento in corso di Variante al Pgt».
La carta del consumo di suolo
Contestualmente il Coordinamento ha anche chiesto che venga predisposta , il prima possibile, la carta del consumo di suolo e che siano evidenziati i suoli liberi di fatto alla data attuale, anche quelli urbanizzabili, come ad esempio il comparto di viale Lombardia e quello di via Cavallotti-ex Buon Pastore, «nonché quelli presenti nel Piano delle regole (zone C e D). Nella carta dovrà essere evidenziata la qualità dei suoli sotto il profilo della loro biodiversità accertata».