Una giornata per celebrare grandi gesti silenziosi, ma soprattutto per tracciare insieme un bilancio sugli importanti passi compiuti nell’ultimo anno. Ieri, domenica, la comunità di Villasanta ha celebrato la Giornata del donatore Avis, un appuntamento che quest’anno ha assunto il valore di una vera rinascita dopo un 2024 difficile, segnato dal calo dei donatori e da un generale rallentamento dell’attività.
La rinascita di Avis Villasanta
Tanto che, a causa della mancanza di volontari per formare un direttivo, un anno fa l’ex presidente Angelo Sala, al termine del proprio doppio mandato, aveva persino paventato la chiusura della sezione cittadina. Un pericolo fortunatamente scampato proprio grazie a quell’accorato appello. A distanza di dodici mesi, infatti, ecco il tanto auspicato cambio di passo, reso evidente fin dall’apertura della giornata con la messa nella chiesa di San Fiorano, seguita dalla consegna delle benemerenze, dalla relazione annuale e da un momento conviviale che ha chiuso la mattinata.

Il lavoro del direttivo
A raccontare questo nuovo slancio è stato il presidente Mauro Biella, alla guida della sezione da febbraio:
“Il direttivo è nuovo e desidero ringraziare personalmente tutti i suoi componenti per il contributo che offrono ogni giorno – ha affermato – I colleghi, appena eletti, hanno scelto me come presidente e il mio pensiero va anche al mio predecessore, Angelo Sala, che nei dieci anni precedenti è stato un vero mentore. Grazie al suo lavoro siamo riusciti ad allentare l’emorragia di donatori e donazioni, avviando una prima fase di recupero”.
Numeri in costante crescita
E i numeri confermano che la ripresa si è trasformata in crescita solida:
“Le donazioni sono superiori al periodo pre-pandemia – ha spiegato Biella – E abbiamo raggiunto un record: non c’erano così tanti donatori attivi dal 2018”
La sfida, ora, è trasformare questo risultato in un aumento stabile delle donazioni effettive. Fino a fine ottobre le donazioni registrate sono state 355, con un boom del plasma, passato dalle 24 donazioni del 2024 alle 57 di quest’anno. Le donazioni di sangue intero hanno già raggiunto quota 293, con la concreta possibilità di superare i dati dell’anno precedente. In crescita anche le procedure di donazione pluricomponente, che nel 2025 hanno coinvolto cinque donatori. Significativo l’apporto dei giovani: 37 donatori tra i 18 e i 35 anni, in netta crescita rispetto al recente passato.
Il direttore sanitario, il dottor Walter Perego, ha confermato la tendenza positiva:
“Da gennaio a ottobre i donatori sono stati 247, contro i 218 dello scorso anno. Le donazioni totali sono passate da 317 a 355. Il plasma, in particolare, è cresciuto da 37 a 57 procedure”.

“Siete la risposta a una necessità reale”
Dati che hanno trovato il plauso del presidente Avis Provinciale, Gabriel Usai, che ha evidenziato la difficoltà generale di coinvolgere nuove persone in una società sempre più frenetica:
“Raggiungere risultati simili non è scontato. Lo scorso anno avevo lanciato un appello per il plasma e oggi vedo che è stato raccolto. Rinnovo l’invito a chi non si è ancora avvicinato a questo tipo di donazione”.
A chiudere gli interventi istituzionali è stato il sindaco Lorenzo Galli:
“Il fatto che siate qui dimostra che ci sono persone non indifferenti. Avis da decenni risponde a una necessità reale del territorio. Donare significa dare senza sapere a chi andrà quel sangue: è un atto nobile”.
Consegnate le benemerenze
Durante la mattinata è stato ricordato anche il posizionamento del totem informativo presente nella biblioteca comunale, utile per nuove iscrizioni e richieste. Infine il momento tanto atteso, ovvero la cerimonia di consegna delle tradizionali onorificenze. Le benemerenze in rame sono andate a: Elisabetta Monica Beretta, Andrea Besana, Mariagrazia Gentile, Simone Gualtieri, Alberto Mascio, Elisabetta Meroni, Alessia Giorgia Montrasio e Serena Motta. Quelle argento a: Daniele Locati e Laura Radice. Le argento dorato a: Alice Crotti e Stefano Lindner. L’oro a: Ruggero Cazzaniga, Vincenzo Gualtieri e Dany Locati. E un solo oro smeraldo a Lorenzo Nidasio.
Un anno fa regnava la preoccupazione, oggi all’Avis Villasanta è tornata la fiducia.