Problema

La stazione di Desio inaccessibile ai disabili: in corso una raccolta firme

L'iniziativa è promossa dai "Disabili pirata" e "Abbatti le barriere": un progetto perché tutti possano accedere e prendere il treno senza ostacoli. Servono gli ascensori e una riqualificazione delle banchine.

La stazione di Desio inaccessibile ai disabili: in corso una raccolta firme
Pubblicato:

La stazione di Desio non è a norma, non è accessibile (quindi non rispetta il terzo articolo della costituzione), ha un edificio di valore storico che viene trascurato. Sono le motivazioni che hanno spinto a promuovere una petizione per renderla sicura, accogliente e accessibile a tutti, anche a chi è costretto a muoversi in carrozzina o alle mamme con passeggini e a chi fa fatica a deambulare, "perché tutti hanno il diritto di muoversi".

Raccolta firme per rendere a norma la stazione di Desio

A mettere in evidenza il problema della stazione desiana sono i "Disabili pirata" del gruppo "Abbatti le barriere" che ha promosso la petizione online su change.org (all’indirizzo https://chng.it/xqpBHgdxss) e pensato a un progetto per rimediare ai problemi, con ascensori e una riqualificazione delle banchine. Oltretutto, la stazione di Desio ha più di 170 anni e ha quindi un particolare valore storico-culturale per la città (è una delle più vecchie d’Italia ancora in uso), ma anche tanti problemi mai risolti, il principale, appunto, quello dell’accessibilità.

Molte le criticità

Per parlarne, nei giorni scorsi è stato organizzato un aperitivo al Monkey Cafè, a due passi dalla stazione. Desiani e giovani provenienti da altri paesi della Brianza si sono confrontati e hanno dialogato sul tema.

"Alcuni disabili hanno testato di persona l’accessibilità della stazione, rilevando molte criticità - spiegano i promotori - Tra gli ostacoli principali c’è una banchina troppo bassa per permettere alle persone con disabilità di prendere il treno. Disabili in carrozzina, ma anche anziani o famiglie con passeggini hanno difficoltà ad accedere dalla banchina alle carrozze. E per passare da un binario all’altro chi è in carrozzina dovrebbe seguire un lungo percorso, uscire dalla stazione sulla strada, percorrere il sottopasso e risalire. Una persona senza disabilità impiega otto minuti, lo stesso tempo che al treno occorre per arrivare a Monza".

Analisi condotta dai gruppi "Disabili pirata" e "Abbatti le barriere"

Un tema che sta a cuore veramente a parecchie persone,

"che vorrebbero una città di cui sentirsi tutti parte, in cui sentirsi liberi di muoversi, utilizzando, tra l’altro, il treno, più ecologico delle automobili".

L’idea ora è di sollecitare i vertici delle Ferrovie e chi di competenza, «perché anche Desio possa finalmente avere una stazione facilmente accessibile a tutti".  Una stazione in  cui, come è messo in evidenza nell’analisi condotta dai "Disabili pirata" e "Abbatti le barriere", "si ferma un treno in entrambe le direzioni in media ogni quindici minuti".

Progetto e proposte

Ma cosa serve per risolvere il problema? Secondo il progetto che hanno individuato

"servirebbero due ascensori posti agli imbocchi del tunnel che passa sotto la stazione, dove ci sono anche le due attuali rampe di scale. Lo spazio ci sarebbe. Si dovrebbero sistemare le due banchine, perché attualmente sono molto pericolose, piene di buche e crepe. La pavimentazione andrebbe rifatta con i più recenti standard della segnaletica anche per le persone ipovedenti. In più, «le banchine sarebbero da alzare ad altezza standard H55, per permettere a disabili con carrozzina di entrare e uscire autonomamente dai nuovi convogli con la cassa ribassata".

Si potrebbero utilizzare i fondi del Pnrr

Fanno anche notare che "i parcheggi per disabili dovrebbero essere più vicini alla stazione rispetto a quelli attuali". Per accelerare i tempi, si potrebbe intervenire in vista delle Olimpiadi, utilizzando magari i fondi del Pnrr  (Piano nazionale di ripresa e resilienza).

"Quando si tratta di garantire l’accessibilità e la sicurezza in una stazione non servono grandi motivi per aprire subito un cantiere - puntualizzano - Comunque, se cerchiamo motivazioni importanti, abbiamo le Olimpiadi nel 2026, la Regione Lombardia dovrebbe avere tutte le sue stazioni sicure e accessibili per accogliere gli atleti e il pubblico".

87_big
Foto 1 di 2
Created with GIMP
Foto 2 di 2

Created with GIMP

Seguici sui nostri canali
Necrologie