La storia di Gabriele di Guida, giovane vittima sul lavoro, raccontata a Rai 1
Il 25enne di Cavenago scomparso nel 2019, è stato ricordato dalla testimonianza di sua mamma Ester Intini all'interno del programma "Cinque Minuti" di Bruno Vespa

Aveva solo 25 anni quando nel 2019 Gabriele di Guida, giovane di Cavenago, è rimasto vittima di un tragico incidente sul lavoro nel quale purtroppo ha perso la vita all'interno di un'azienda di Sulbiate.
La storia di Gabriele di Guida, giovane vittima sul lavoro, raccontata a Rai 1
Il suo ricordo però continua a vivere, grazie alla mamma Ester Intini che anche ieri, giovedì 1 maggio, proprio in occasione della Festa del Lavoro ha portato la sua testimonianza all'interno del programma "Cinque Minuti" condotto da Bruno Vespa, proprio dopo il Tg1 delle 20.
Una testimonianza forte quella di Ester, che si è aggiunta a quella di Maria Elena Dentesano, madre del 18enne Lorenzo Parelli, morto nel 2022 ad Udine mentre si trovava in un'azienda per l'alternanza scuola-lavoro.
Le due donne hanno raccontato le storie dei loro figli, quanto è accaduto loro, ma non solo. Hanno parlato anche di quelli che erano i loro sogni e i loro obiettivi, purtroppo andati per sempre in frantumi a causa di una morte tanto ingiusta, quanto folle.
Il commento di mamma Ester
"Ero consapevole che i minuti erano solo due e non sapevo cosa mi avrebbero chiesto - ha spiegato Intini - Sicuramente ci tenevo a far passare ai telespettatori, non le mie lacrime e il dolore, ma proprio il messaggio di divulgazione della cultura della sicurezza. In aggiunta anche l'importanza di entrare nelle scuole ed essere accolta da insegnanti e dai ragazzi per sensibilizzare su questa tematica, che non riguarda solo l'aspetto dell'incidente in sé. Quando si parla di morti sul lavoro, non deve passare il messaggio che se si va a lavorare si muore, ma quella di tenere alta l'attenzione sulla sicurezza. Molto spesso infatti ci si dimentica che a casa c'è una famiglia che ti aspetta e che ti vuole bene, che ci sono amici che ti vogliono bene. Quindi anche questo è molto importante da sottolineare e da tenere a mente, quando si parla di sicurezza. Inoltre sono stata felicissima del fatto che Vespa abbia citato Gabry nel Cuore e il lavoro che stiamo portando avanti proprio in ricordo di Gabriele".
Poi Intini ha aggiunto un toccante messaggio che ha postato anche sui suoi profili social:
"Essere madre di un figlio di cui puoi parlare, amare, ma mai più toccare è qualcosa che non si può spiegare, tanto meno capire - ha sottolineato la madre - Io e Maria Elena, come tante altre madri, camminiamo ogni giorno con il peso di un’assenza che non smette di bruciare. Un esercito silenzioso di donne che, spesso da sole, trovano dentro sé il coraggio di sopravvivere. Noi non siamo più forti di altre. Ma abbiamo scelto di condividere il dolore, per trasformarlo in impegno. Per noi il 28 aprile e il Primo Maggio non sono date sul calendario. Sono ogni giorno della nostra vita. In memoria di Gabriele, di Lorenzo, e di tutti i figli che il lavoro ci ha portato via. Perché nessuna madre debba più vivere questo strazio. Mai più".
Un ricordo dunque che è più vivo che mai, grazie al lavoro di mamma Ester e di tutta la famiglia di Gabriele, che dopo la sua scomparsa hanno fondato l'associazione Gabry nel Cuore. Un sodalizio che si occupa ormai da anni, proprio di tener viva la memoria di Gabriele, attraverso tante attività di sensibilizzazione e di formazione per la sicurezza sul lavoro e il dialogo con i giovani all'interno delle scuole. Così Gabriele può continuare a vivere, proprio come dice sempre Ester: "Donandolo a tutti come un dispositivo di sicurezza".
*Immagini Rai*


